La Cappella Sistina, simbolo di arte e spiritualità, è di nuovo al centro dell’attenzione mondiale. Questa sera, il Conclave avrà inizio, un evento avvolto nel mistero che segnerà l’elezione di un nuovo Papa. Con la prima fumata attesa alle 19, l’attesa è palpabile, mentre il mondo intero guarda verso il cuore della Città del Vaticano, pronto a scoprire chi guiderà la Chiesa nei prossimi anni.
La Cappella Sistina pronta per il Conclave
Tutto pronto: su ogni tavolo è disposto il nome del Cardinale e il materiale con l’Ordine del giorno e le norme da seguire. La Cappella Sistina è allestita con sedie in ciliegio, ciascuna etichettata con il nome e il cognome dei 133 Cardinali Elettori, e con tavoli in legno grezzo, coperti da un panno beige e satin bordeaux, disposti su due file a livelli differenti.
I Cardinali, incaricati di eleggere il 267° Successore di San Pietro, non cammineranno sul pavimento cosmatesco, ma su una struttura in legno rialzata di 50-60 centimetri, coperta anch’essa da un panno beige, allineata con il secondo gradino dell’altare.
Alle 10, i cardinali celebreranno la “Missa Pro Eligendo Romano Pontifice” in San Pietro, per poi dirigersi in processione verso la Cappella Sistina. Lì, il cardinale decano, quest’anno Pietro Parolin, pronuncerà il giuramento per tutti. Successivamente, il maestro delle celebrazioni liturgiche, l’arcivescovo Diego Ravelli, ordinerà l’”extra omnes“, facendo uscire i non aventi diritto.
Alle 16:30 avverrà l’ingresso in Conclave dei Cardinali Elettori, che renderanno il giuramento prima che la porta della Cappella Sistina venga chiusa per l’inizio delle votazioni. In seguito, si attenderà il fumo: se nero, ci sarà una fumata a metà mattinata e una a fine giornata; se bianco, l’elezione del nuovo Papa sarà annunciata a tutto il mondo.
La Cappella Sistina pronta per il Conclave: prima fumata attesa in serata
Per eleggere il nuovo Papa è necessaria una maggioranza di due terzi dei Cardinali Elettori (89 voti). Dopo la 33esima o 34esima votazione, si passerà al ballottaggio tra i due cardinali con il maggior numero di voti, sempre con la stessa maggioranza richiesta. I due candidati finalisti non parteciperanno al voto. Se un cardinale ottiene due terzi dei voti, l’elezione è valida.
A quel punto, si chiederà il consenso all’eletto con: “Acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem?” (Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?) e, se la risposta è positiva, “Quo nomine vis vocari?” (Come vuoi essere chiamato?). Solo dopo i consensi, le schede saranno bruciate per la fumata bianca.
Il nuovo Papa si ritirerà nella “Stanza delle Lacrime” della Cappella Sistina per indossare i paramenti papali e poi apparirà dalla Loggia delle Benedizioni. Il nome della stanza deriva dalla tradizione del Papa che si commuove per la grande responsabilità.
Dopo la preghiera e l’ossequio dei Cardinali, verrà intonato il “Te Deum”, segnalando la fine del Conclave. L’annuncio dell’elezione avverrà con l'”Habemus papam” pronunciato dal cardinale protodiacono, seguito dalla benedizione “Urbi et Orbi” del nuovo Papa.
È stato confermato che la prima fumata del Conclave avverrà “non prima delle 19“. A spiegarlo è stato il direttore della sala stampa vaticana, Matteo Bruni, che ha aggiunto che nel pomeriggio, a partire dalle 16.30, avrà luogo la catechesi del cardinale Raniero Cantalamessa, seguita dal giuramento dei cardinali e dalle votazioni. La fumata, dunque, arriverà solo dopo.
A partire da giovedì, invece, le fumate si terranno intorno alle 10.30 (solo se bianca), alle 12, e nel pomeriggio alle 17.30 (anch’essa solo se bianca) o alle 19. Le fumate quotidiane saranno due, ma se l’esito è positivo, la fumata bianca sarà anticipata e non attenderà la fine della sessione.