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Consulta: Coraggio, 'in aumento questioni Corte dei conti e conflitti Stato-Regioni'

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Roma, 13 mag. (Adnkronos) - - Sull’andamento del contenzioso, "in costante aumento le questioni sollevate dai giudici speciali e, in particolare, dalla Corte dei conti"; "riduzione dei conflitti intersoggettivi, ai minimi storici dal 2006"; ed "un aumento dei conflitt...

Roma, 13 mag. (Adnkronos) – – Sull’andamento del contenzioso, "in costante aumento le questioni sollevate dai giudici speciali e, in particolare, dalla Corte dei conti"; "riduzione dei conflitti intersoggettivi, ai minimi storici dal 2006"; ed "un aumento dei conflitti tra poteri che − come è stato rilevato in tutte le relazioni degli ultimi anni – affonda le sue radici nella revisione del titolo V della parte II della Costituzione". Lo ha detto il presidente della Corte Costituzionale Giancarlo Coraggio, durante la riunione straordinaria per la presentazione della relazione sugli indirizzi della Corte nel 2020.

"Anche nel 2020 – ha precisato – i giudizi incidentali sono stati numerosi (circa il 58 per cento del totale), con prevalenza, ovviamente, di quelli promossi dai giudici ordinari; sono peraltro in costante aumento le questioni sollevate dai giudici speciali e, in particolare, dalla Corte dei conti in sede di parificazione dei rendiconti".

"Vi è stata, poi, una riduzione dei conflitti intersoggettivi, ai minimi storici dal 2006, ed un aumento dei conflitti tra poteri. Quanto ai giudizi principali, colpisce, comunque, il numero ancora elevato del contenzioso tra Stato e Regioni che − come è stato rilevato in tutte le relazioni degli ultimi anni – affonda le sue radici nella revisione del titolo V della parte II della Costituzione, i cui problemi applicativi non si possono dire ancora risolti, malgrado l’ormai ventennale impegno della Corte nella regolazione del riparto delle rispettive competenze. I suoi campi elettivi – ha precisato – restano quelli del coordinamento della finanza pubblica, del rispetto delle regole sull’equilibrio dei bilanci e della regolazione dei rapporti finanziari, specie in settori come quelli dell’impiego del personale e della sanità, caratterizzati dagli aggregati di spesa più rilevanti".