Covid, 12 regioni verso la zona bianca a giugno: sperano anche Lazio e Lombardia

Entro giugno dodici regioni potrebbero essere promosse alla zona bianca: tre di esse sperano già per la prossima settimana.

Grazie all’accelerazione della campagna vaccinale e al miglioramento dei dati epidemiologici, da giugno dodici regioni potrebbero entrare in zona bianca e iniziare il loro percorso verso il ritorno alla normalità: quali sono e che norme devono rispettare?

Regioni in zona bianca da giugno

Per poter fare ingresso nella fascia con meno restrizioni è necessario che si abbia un’incidenza inferiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti per tre settimane consecutive. Una condizione che, al 31 maggio, sarebbe soddisfatta da Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna che potrebbero dunque essere le le prime tre regione ad approdare in questa area di rischio minimo.

Entro metà giugno invece potrebero essere 12 le regioni italiane a trovarsi in zona bianca.

Il 7 giugno dovrebbe infatti toccare la promozione di Abruzzo, Veneto, Liguria e Umbria, attualmente alla seconda settimana con dati positivi. Dal 14 giugno ad esse potrebbero poi aggiungersi Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio e Provincia Autonoma Trento. Tutte regioni che attualmente hanno un’incidenza settimanale intorno ai 50 casi ma che già nel monitoraggio atteso per venerdì 28 maggio potrebbero essere andate sotto questa soglia.

Regioni in zona bianca da giugno: le regole

La zona bianca è quella con meno restrizioni e in cui si applicano soltanto le misure anti contagio quali distanziamento, igiene e obbligo di mascherine. Via libera dunque all’apertura di tutte le attività, compresi bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema e teatri. Al momento restano però sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, comprese fiere e congressi, nonché le attività in discoteche e locali, all’aperto o al chiuso.

Regioni in zona bianca da giugno: ipotesi coprifuoco alle 24

I decreti governativi prevedono anche che nella fascia bianca il coprifuoco sia abolito. Per evitare però un effetto Sardegna, vale a dire un rapido aumento dei contagi causato da un allentamento troppo anticipato delle restrizioni, i governatori stanno pensando ad una zona bianca rafforzata nel caso in cui l’incidenza settimanale dei contagi dovesse risalire, anche se di poco, oltre i 50 casi ogni 100mila abitanti.

L’idea per queste zone è quella di mantenere il coprifuoco facendolo iniziare alle 24 e di inserire nuove norme anti movida tra cui l’obbligo di consumare solo seduti ai tavolini di bar e nei ristoranti all’aperto senza sostare in piedi davanti ai locali.