Belluno, 56enne muore infilzato da un guardrail

L'incidente, avvenuto poco dopo le 20 dell'1 dicembre a Masarè di Alleghe, ha visto il veicolo venire trafitto dal guardrail come fosse burro.

Brutto incidente nella prima serata del 1° dicembre in provincia di Belluno, dove un uomo di 56 anni ha perso la vita in un incidente che ha dell’assurdo: l’auto, perdendo il controllo, è rimasta trafitta dallo stesso guard rail che avrebbe dovuto limitare i danni di una sua eventuale uscita di strada.

Drammatico incidente, muore Raffaele

Il sinistro, avvenuto lungo la regionale 203 la sera poco dopo le 20 dell’1 dicembre a Masarè di Alleghe, in provincia di Belluno, ha coinvolto il conducente di un’auto. Questa si sarebbe schiantata presumibilmente ad alta velocità contro un guard rail, con la testa della protezione che si è fatta strada all’interno del vano motore, bucandolo con una sorprendente facilità.
L’uomo alla guida sarebbe quindi stato trafitto, rimanendo di fatto incastrato tra il guard rail nel suo addome e le lamiere della sua auto.

Incidente Belluno, la dinamica

All’interno dell’automobile c’era soltanto Raffaele Arcangelo Agostini, classe 1962, residente a Colle Santa Lucia. Questi sarebbe stato rimosso con fatica dall’abitacolo della sua auto, una volta che i vigili del fuoco del distaccamento di Agordo sono sopraggiunti sul luogo dell’incidente. Le sue condizioni, apparse subito gravi, lo vedevano schiacciato contro il sedile dalla sbarra di ferro e dal cruscotto piegato. E’ stato portato prima all’ospedale di Agordo, e successivamente trasferito a Belluno, vista la necessità di intervenire chirurgicamente.

I carabinieri, che stanno tuttora indagando sula dinamica del sinistro. La prima ricostruzione, ancora da confermare, sostiene che Raffaele fosse diretto in direzione nord. Le condizioni della strada sarebbero state buone, con manto stradale asciutto e senza pioggia. A un certo punto Raffaele avrebbe perso il controllo della sua vettura, che ha invaso il lato opposto della carreggiata, venendo infilzata dalla protezione che si è trasformata in un’arma mortale.
Come da prassi in tutti gli incidenti, resta da accertare un eventuale stato di alterazione psicofisica, da alcol o droghe.