Napoli, picchia una donna e le mette il guinzaglio del cane

L'uomo, che non accettava la separazione, è stato condannato a 1 anno e 4 mesi. La 38enne originaria dello Sri Lanka: "Peggio di una bestia".

E’ davvero incredibile la storia che arriva da Napoli.

Un uomo non ha accettato la separazione dalla compagna e l’ha picchiata violentemente prima di metterle il guinzaglio del cane e trascinarla lungo i gradoni di Chiaia. La donna, una 38enne, successivamente è svenuta. Grazie alle segnalazioni dei passanti è intervenuta la polizia: di fronte alle forze dell’ordine l’uomo ha detto che la compagna stava male per una carenza di ferro. I poliziotti non hanno creduto alla versione e hanno proceduto all’arresto: il responsabile di questa violenza è stato processato per direttissima e condannato a 1 anno e 4 mesi: dovrà stare inoltre lontano dalla donna.

“Peggio di una bestia”

La donna si trova ora all’ospedale Cardarelli di Napoli con una prognosi di 21 giorni. Dal suo letto, la 38enne dello Sri Lanka, racconta quanto è accaduto. “Ero stanca di subire minacce: avevo deciso di lasciarlo, è peggio di una bestia. Ha aspettato che chiamassi il taxi per aggredirmi in strada, gettandomi il cellulare addosso e colpendomi ripetutamente. Ha strappato il collare del mio cane, che amo moltissimo e stavo portando via.

Me l’ha infilato al collo trascinandomi per tutti i gradoni di Chiaia finché i miei occhi si sono chiusi” la testimonianza riportata dal Mattino.

“Devo pensare ai miei figli”

“A un certo punto – prosegue la donna, di professione domestica – non ricordo più nulla: ho in testa le urla della gente che inveiva contro di lui, questa è l’ultima scena che mi è rimasta impressa prima di svenire”. La 38enne spiega cosa l’ha spinta a dire basta: “Non posso morire perché devo pensare ai miei due figli a cui mando i soldi per permettergli di studiare, ho avuto paura che per me fosse veramente finita e questo mi ha dato la forza di denunciare”.