Caso vaccini, tornerà a scuola il bimbo che ha sconfitto la leucemia

Sembra che il bambino immunodepresso possa tornare a frequentare le elementari. Quesi tutti gli alunni avrebbero effettuato le vaccinazioni.

Il bambino romano di 8 anni che ha sconfitto la leucemia potrebbe e breve tornare anche a scuola.

Il tumore di Matteo (nome di fantasia) è in remissione ma rimane comunque immunodepresso. Prima della malattia frequentava la prima elementare ma nella sua classe cinque alunni non sarebbero stati vaccinati. La situazione però sembra essere in via di risoluzione.

“Nessun no-vax”

“Basterebbe una varicella, un morbillo o la meningite e mio figlio tornerebbe nell’incubo” raccontava la mamma, Sara, al Corriere della Sera, alla fine di febbraio 2019. L’avvocato della famiglia ha quindi inviato una diffida alla scuola affinché sia garantito “il rientro del bambino in un ambiente protetto per il suo processo di guarigione”.

In realtà, come accertato dai sanitari dell’Asl Rm2 nella classe che dovrà frequentare Matteo “non risultano posizioni di no-vax puri ma solo tre casi di piccoli che devono ultimare i richiami vaccinali e che possono farlo fino al prossimo 10 marzo, termine ultimo per mettersi in regola secondo la legge Lorenzin”, come scrive ilmessaggero.it.

Un bambino risoltava completamente privo di vaccinazioni ma, si è poi scoperto, le aveva effettuate in un’altra Regione.

Il problema è sorto quindi per una mancata comunicazione tra Asl. Angela (nome di fantasia) spiegava invece che al figlio “gli manca il richiamo del Mpr (morbillo-parotite-rosolia)”, precisando sempre a Il Messagero: “La prima dose la fece quando aveva due anni ed ebbe una reazione: un bozzo e una coscia gonfia per otto mesi. Lo rifarà quando me lo diranno i medici. Questa è la verità: in quella classe non ci sono no-vax c’è mio figlio e altri due bambini che devono completare i richiami”.

Ritorno a scuola forse l’11 marzo

Matteo quindi a quanto pare dall’11 marzo potrebbe tornare a scuola, anche se la data è solo ufficiosa poiché manca la conferma dall’istituto. Sembra infatti che quasi tutti gli studenti abbiano ormai effettuato i dovuti richiami, tranne forse tre come riporta Roma Today.