Paola Marras Il 10 marzo 2019 è l’ultima data utile per i genitori con figli da 0 a 6 anni entro la quale presentare la certificazione che attesta le effettuate vaccinazioni obbligatorie. In mancanza di questa, i bimbi verranno esclusi dalla frequenza di materne e asili nido. Matteo Salvini però tenta di far slittare tale termine, chiedendo al ministro della Salute un decreto d’urgenza per prorogare la scadenza.
Salvini: “Evitiamo traumi”
Il vicepremier ha scritto una lettera a Giulia Grillo al fine di varare al più presto un provvedimento ad hoc che permetta “di garantire la permanenza dei bambini nel ciclo della scuola dell’infanzia, evitandone l’allontanamento e la decadenza dalle liste scolastiche, essendo ormai giunti alla conclusione dell’anno” come riferisce l’Adnkronos, riportando alcuni stralci della missiva.
Il “differimento degli obblighi in scadenza al 10 marzo contenuti nella legge Lorenzin” servirebbe infatti ad “evitare traumi ai più piccoli”, sottolineerebbe ancora il leader della Lega.
Immediata la replica di chi invece ritiene essenziale far rispettare l’obbligo. In primis l’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin che chiarisce: “Salvini, invece che ‘evitare traumi’, pensi a come garantire la sicurezza dei bambini immunodepressi che non possono andare a scuola e a come verrà garantita la salute per quei bambini che i genitori non vogliono vaccinare, mettendone a rischio la salute”.
L’affondo di Burioni
Ancor più duro l’intervento del medico pro-vax Roberto Burioni, che su Facebook scrive: “Al diritto di non rischiare la vita – altroché ‘trauma’ – dei bambini troppo piccoli per essere vaccinati e dei bambini che non si possono vaccina chi ci pensa? Chi li difende? Sono i più deboli, può uno Stato fregarsene di loro?”.
“Mi stupisco che il ministro Salvini faccia una simile richiesta: vuole davvero assecondare il peggio del nostro Paese? – domanda quindi – Vuole proprio guadagnare i voti dei pochi cavernicoli perdendo quelli delle persone per bene, che sono la grande maggioranza? Perché non sente uno dei tanti medici leghisti e capaci prima di uscirsene con simili sparate?”
Burioni quindi conclude: “Spero vivamente che il ministro della Salute, medico, respinga doverosamente questa richiesta al mittente. Se così non fosse invito i genitori dei bambini non ancora vaccinati contro il morbillo che frequentano gli asili nido a fare valere le loro sacrosante – e violate – ragioni”.
