Almeno 70 migranti sono annegati nelle acque del Mediterraneo.
La tragedia è avvenuta venerdì 10 maggio 2019 a causa dell’affondamento dell’imbarcazione su cui viaggiavano, in acque internazionali. Sarebbero invece 16 i sopravvissuti, salvati da alcuni pescherecci a largo della Tunisia.
Il naufragio
“Almeno 70 migranti sono annegati oggi al largo di Sfax, Tunisia, in un naufragio. Molto probabilmente la barca è partita dalla Libia e il numero di morti potrebbe aumentare. L’operazione di salvataggio è ancora in corso. Sedici persone sono state salvate dai pescatori” informa su Twitter il canale algerino Chourouk.
Informazione confermata dall’agenzia di stampa tunisina Tap.
Stando alle primissime informazioni, i corpi ripescati nelle acque del Mediterraneo saranno trasferiti all’ospedale universitario Sfax Habib Bourguiba. I migranti sarebbero di origine subsahariana. A coordinare le operazioni di salvataggio e recupero la Marina militare tunisina.
Gli sbarchi
Sono invece sbarcati i 30 migranti che erano a bordo della Mare Jonio della Ong Mediterranea Saving Human. I profughi erano stati soccorsi nella giornata di giovedì 9 maggio al largo della Libia e nella tarda mattinata di venerdì la nave è attraccata nel porto di Lampedusa.
“Circa la vicenda della nave ci siamo sentiti con Salvini e siamo d’accordo sul sequestro. I migranti a bordo verranno fatti scendere e messi in sicurezza, ci mancherebbe, mica li mettiamo nelle patrie galere, o li affoghiamo in mare…” ha chiarito comunque il premier Giuseppe Conte. L’accusa sarebbe di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il Presidente del Consiglio invece ha fatto sbarcare ad Agusta (Siracusa) i 36 migranti salvati dalla nave Stromboli della Marina militare italiana.