Il sogno infranto del sindaco di Rocca di Papa: voleva sposare la compagna

Un desiderio destinato a non avverarsi, quello del primo cittadino Emanuele Crestini, ricordato come un eroe dalla cittadina in lutto.

L’ultimo pensiero del sindaco di Rocca di Papa Emanuele Crestini è andato alla compagna 28enne Veronica Cetroni, commercialista dei Castelli Romani.

Il desiderio dell’uomo, secondo le ultime parole pronunciate dallo stesso prima del decesso, sarebbe stato quello di incontrare la donna all’altare per suggellare il loro legame d’amore. “Emanuele aveva inalato troppo fumo tossico nei suoi polmoni perché invece di scappare via era risalito sopra ai piani più alti per dire a tutti di uscire e mettersi in salvo” ha dichiarato la giovane, commossa. “Lui era fatto così, pensava sempre agli altri, buono e generoso.

Sulla barella d’ospedale mi ha chiesto di sposarlo“.

Un ultimo desiderio

Si erano conosciuti nel bar del primo cittadino, lei era una cliente. Stavano insieme da sette anni e si amavano alla follia Emanuele Crestini e Veronica Cetroni, a tal punto che il primo cittadino di Rocca di Papa avrebbe deciso di sposare la commercialista. E l’avrebbe fatto, se l’esplosione del municipio del Comune non gli avesse portato via i suoi sogni e la sua vita.

Il primo cittadino si è spento, infatti, all’età di 47 anni dopo il ricovero in ospedale.

“Quella maledetta mattina è stato lui a chiamarmi al telefono. ‘Sono al policlinico di Tor Vergata, corri’ mi diceva” ha spiegato la donna. “Tutti mi bombardavano di chiamate e mentre andavo realizzavo che c’era stata l’esplosione, il Comune sventrato, i feriti. Ma Emanuele lo avevo sentito al telefono, non pensavo fosse così grave. E con lui ci ho parlato, con i medici e le infermiere scherzava, si è voluto fare anche dei selfie con loro.

Lui era sempre allegro, non si arrabbiava mai, mai cupo, pensava sempre al meglio”.

La donna ha rivelato le parole del compagno quando l’ha incontrata in ospedale in seguito al tragico incidente: “Mi ha stretto la mano e mi ha chiesto: ‘Quando esco di qua, mi vuoi sposare?‘ e io, naturalmente, gli ho risposto ‘sì amore'”.

Un sogno infranto. Le condizioni del sindaco sono improvvisamente peggiorate, fino a quando il suo cuore non ha smesso di battere.

Crestini viene ora ricordato come un eroe, che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha indicato come “esempio di coraggio, di altruismo e di generosità nei confronti dei concittadini”. “Aveva sempre un’idea per fare beneficenza. Tempo fa aveva riunito al ristorante di famiglia, la Foresta, un’istituzione ai Castelli, tutti gli amici e tutti i personaggi che conosceva per aiutare un’associazione a raccogliere fondi da destinare all’acquisto delle medicine, ma anche dei giocattoli, dei quaderni per la scuola, necessari alle famiglie che non riuscivano ad arrivare a fine mese.

Emanuele era così, sempre in prima linea, come quella mattina quando non ha esitato a rientrare in Comune offrendo la sua vita per gli altri”.

Un uomo premuroso, secondo la descrizione della Cetroni, appassionato di motori e rally, ma anche di agricoltura. “Adorava le rose che coltivava con attenzione e ogni mattina, insieme con la colazione, me ne portava una” ha spiegato la commercialista.