Carola Rackete, l'ultimo messaggio: "Ho deciso di entrare in porto da sola"

La capitana ha annunciato la decisione di entrare in porto tramite un video messaggio pubblicato sulla pagina Twitter della Ong.

L’arrivo nel porto di Lampedusa della Sea Watch, dopo 17 giorni trascorsi in mare aperto e davanti alle coste dell’isola italiana, è stato annunciato tramite social dalla stessa capitana Carola Rackete.

La comandante, ora indagata per tre diversi reati, ha condiviso un video messaggio tramite la pagina Twitter di Sea Watch International, in cui spiega il motivo per cui ha deciso di contravvenire alle norme delle autorità italiane e di forzare il blocco imposto dal Viminale.

Il messaggio della capitana

“Siamo ancora in attesa fuori dal porto di Lampedusa”, esordisce Carola Rackete nel videomessaggio. “Anche se durante il pomeriggio il pubblico ministero ha aperto un’investigazione contro di me, allo stesso tempo ci hanno fatto sapere che non ci aiuteranno a far sbarcare i migranti dalla nave.

Questo significa che stiamo ancora aspettando una soluzione che al momento non sembra essere immediata. Per questo motivo ho deciso di entrare in porto, che è libero di notte, da sola. In questo istante stimo preparando la nave e ci aspettiamo di arrivare al molo in un’ora e mezza”.

Il sostegno della Ong

Il presidente della Sea Watch, Johannes Bayer, ha fatto sapere che i vertici della Ong sono “orgogliosi del nostro capitano.

Ha fatto la cosa giusta. Ha seguito la legge del mare e ha portato i naufraghi a un porto sicuro”. Il video è stato condiviso anche da un’altra Ong spesso finita nel mirino del ministro dell’Interno Matteo Salvini. La spagnola Open Arms ha infatti difeso Carola Rackete e la sua decisione di difendere la vita, “il valore umano più basilare, diventato un crimine”.