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Torna in libertà Andrea Carletti, sindaco di Bibbiano, indagato per lo scandalo “Angeli e demoni” sul presunto sistema di affidi illeciti di minori.
La Cassazione ha deciso di revocare il provvedimento a carico del primo cittadino che prevedeva l’obbligo di dimora scattato nel giugno scorso, quando Carletti venne arrestato e messo ai domiciliari. Solo in un secondo momento la misura cautelare era stata tramutata in obbligo di dimora.
Carletti può tornare a fare il sindaco
Dopo la revoca dei domiciliari, un’altra novità sul caso Bibbiano. Maria Grazia Forte, prefetto di Reggio Emilia, ha annunciato che “Andrea Carletti può tornare a fare il sindaco in municipio, nel pieno delle sue funzioni“.
Zingaretti: “Campagna indecente”
Nicola Zingaretti non dimentica la “campagna indecente contro il Pd e il sindaco di Bibbiano“. Lo scrive su Facebook il segretario dem dopo la revoca dei domiciliari a Carletti, chiedendosi “chi chiederà scusa a lui e alle persone messe alla gogna ingiustamente? La giustizia sta facendo chiarezza e ha tutto il nostro sostegno.
A chi ha utilizzato una storia di cronaca giudiziaria per organizzarci una campagna politica dico nuovamente: vergognatevi“.
Sindaco di Bibbiano torna libero
Sono passati 6 mesi dal giorno in cui Carletti è stato arrestato e la Cassazione ha deciso per la revoca con una sentenza che decreta l’insussistenza delle condizioni per l’arresto.
Il ricorso era stato presentato dai legali del primo cittadino, l’avvocato Giovanni Tarquini e il professore Vittorio Manese. Carletti risultava indagato per abuso d’ufficio e falso per aver affidato alcuni spazi pubblici all’associazione “Hansel e Gretel” che si occupava di psicoterapia dei bambini.
“Un passo importante”
Pur non essendo coinvolto direttamente nella vicenda degli affidi illeciti, Carletti è finito nei guai e alla lettura della sentenza che ha decretato la revoca dei domiciliari l’uomo è apparso commosso.
Fonti vicine a lui fanno sapere che il primo cittadino è soddisfatto: “Un importante passo verso la verità. Stasera sono felice, è finito un incubo“. Più cauti i legali, che hanno detto: “Esprimiamo soddisfazione, ma con cautela al tempo stesso in vista del processo. Occorre lavorare per ottenere il riconoscimento dell’estraneità di Carletti ai reati ingiustamente contestati“