Richiedente asilo del Senegal sventa colpo in una farmacia di Torino

Un richiedente asilo del Senegal blocca un colpo in una farmacia di Torino, nel quartiere Falchera. Ringraziamenti da cittadini e Polizia.

Gesto d’altruismo di Ousmane Drammeh, richiedente asilo del Senegal, che a Torino si trasforma in eroe.

Sventa una rapina in una farmacia di Torino, ma viene aggredito dai malviventi: a ringraziarlo interviene anche il Partito Democratico.

Il colpo mancato

C’è chi altruista lo è e basta, rischiando tutto il possibile nonostante l’emergenza coronavirus. E’ il caso di Ousmane Drammeh, un richiedente asilo originario del Senegal e diventato eroe a Torino. Nella notte del primo aprile l’uomo è intervenuto insieme a due amici per sventare una rapina in farmacia, nel quartiere Falchera: dopo aver sentito due donne gridare e un uomo entrare all’interno del locale, è personalmente intervenuto inseguendo il malvivente.

Picchiato e insultato dalla famiglia di quest’ultimo, la vicenda si è comunque conclusa per il meglio, con l’intervento della Polizia giunta con numerose volanti e che è riuscita ad arrestare il ladro. Una storia di generosità che ha fatto velocemente il giro del web e della quale in molti si ricorderanno a lungo.

Le parole di ringraziamento

Ousmane, mediatore culturale della Cooperativa Babel, sta bene. Intervistato ha raccontato dell’aggressione e del gesto della Polizia: “Le signore in camice bianco della farmacia e i poliziotti mi hanno ringraziato tanto – ha raccontato Ousmane – Un agente mi ha stretto le mani, un gesto che secondo me è stato proprio bello e sentito. In ogni caso credo di aver solo fatto il mio dovere. Oggi andrò in questura per la denuncia.

Sto abbastanza bene, a parte l’occhio nero che mi ha provocato il fratello del ladro e il fatto che sono un po’ scosso”. Tale vicenda è stata ripresa anche dal Partito Democratico, che nell’account ufficiale ha speso belle parole per l’uomo: “Ousman, non hai fatto solo il tuo dovere. Hai fatto qualcosa di bellissimo. In barba al rischio non solo di venire aggredito (cosa che è poi avvenuta), ma anche contagiato, hai rischiato per aiutare qualcuno.

Ti sei messo in gioco. Per questo hai fatto una cosa bellissima. Che non dimenticheremo. Grazie Ousman. Grazie di cuore. E un grande, grandissimo abbraccio da parte di tutte e tutti noi”.