Coronavirus, negati gli arresti domiciliari a Cesare Battisti

Cesare Battisti non potrà godere degli arresti domiciliari, a negarglieli la Magistratura di Cagliari.

I magistrati di sorveglianza di Cagliari hanno negato gli arresti domiciliari a Cesare Battisti.

Con un’istanza presentata il 10 maggio scorso, l’avvocato dell’ex terrorista, Davide Steccanella, aveva chiesto che al suo assistito venisse concesso di lasciare il carcere in quanto affetto da epatite B al polmone e dunque soggetto fortemente a rischio vista l’emergenza coronavirus. La richiesta, come detto, è stata bocciata in quanto la Direzione delle Carceri ha trovato una soluzione interna alla prigione.

negati domiciliari a Cesare Battisti

Cesare. Battisti è rinchiuso dal gennaio 2019 nel carcere di Oristano dove era stato trasportato dopo essere stato arrestato in Bolivia a seguito di ben 40 anni di latitanza tra Francia, Brasile e altri paesi del Sud America. É durante questo lungo periodo che ha scritto diversi romanzi che hanno in parte contribuito a miticizzare, per alcuni, la sua figura di terrorista politico.

La giustizia italiana lo ha condannato in contumacia per 4 omicidi compiuti quando era il leader del Pac, i Proletari armati per il comunismo. L’ammissione delle sue brutali gesta era arrivata dallo stesso Battisti che aveva confessato le sue colpe al pm di Milano Alberto Nobili: “È stata una guerra giusta – aveva detto Battisti – ma adesso chiedo scusa alle vittime. Io allora credevo, come tanti altri, nella guerra civile e nell’insurrezione armata contro lo Stato”.

Ora Battisti è in carcere e li rimarrà in quanto il vicecapo del Dap, Roberto Tartaglia, ha fornito dettagliate ipotesi per garantire al prigioniero di scontare la sua pena nel carcere di Oristano e allo stesso tempo di poter avere garantita la propria salute.