Omicidio Colleferro, si valuta l'ipotesi razziale

Vecchi commenti sui social starebbeo convincedo gli inquirenti dell'omicidio di Colleferro dell'ipotesi razziale.

Gli inquirenti continuano ad indagare sull’omicidio di Willy, il 21enne ucciso a Colleferro, e prende sempre più consistenza l’ipotesi dell’aggravante razziale da parte degli aggressori.

Amici e parenti di Willy, così come gli abitanti di quella realtà ne sono convinti, e spuntano sui social alcuni commenti razzisti da parte dei due fratelli Bianchi convolti nel pestaggio.

Omicidio Colleferro, l’ipotesi razziale

Continuano le indagini sul fronte dell’omicidio di Colleferro, dove ha perso la vita il 21enne Willy, pestato a sangue da alcuni componenti di una banda criminale per aver difeso un compagno di scuola, e secondo le ultime testimonianze, pare convincere sempre di più l‘ipotesi razziale.

Dai primi rilevamenti, il ragazzo pareva che fosse stato aggredito perché capitato al momento sbagliato nel posto sbagliato.

Alcune testimonianze raccolte da amici e conoscenti della vittima, però, sembrano confermare l’aggravante di stampo razzista.

I commenti sui social

Gli inquirenti starebbero prendendo in considerazione alcune prove social, dove i fratelli Bianchi qualche anno prima avrebbero dato prova della loro intolloeranza. Circa nove anni prima (2011), infatti, Gabriele Bianchi aveva commentato un fatto di cronaca defindendo il protagonista “lurido egiziano di m…”, e ancora “negraccio di m…“. Qualcuno ha visto bene di ripostare sui social questi commenti, per dare ancora più concretezza all’ipotesi del razzismo.

La reazione del sindaco

Colleferro non è e non è mai stata razzista“, così ha commentato l’accaduto il sindaco Pierluigi Senna.”Willy e la sua famiglia qui a Paliano non hanno mai avuto problemi, mai una parola fuori posto”, fa eco Domenico Alfieri, il primo cittadino di Paliano.

Parole che però stridono con la realtà dei fatti. Ad Artena, molti dei criminali arrestati e invischiati in traffico di droga hanno sempre manifestato simpatia per l’ideologia di estrema destra, la stessa condivisa anche dai membri della banda che ha picchiato a sangue il giovane Willy.