Napoli, panico sul treno: un uomo sputa in faccia a due donne

È successo in pieno giorno e nell'indifferenza generale dei passeggeri: un uomo ha aggredito due donne a bordo di un treno: "Era fuori di sé".

Panico a bordo di un treno della Cumana, dove un uomo sputa in faccia a due donne per essere in seguito fermato dagli agenti.

È successo martedì 8 settembre: le vittime dell’aggressione hanno dichiarato a Il Mattino di essere state colpite dal gesto violento.

Sputa in faccia alle donne: un uomo fermato

L’incidente è accaduto sulla Cumana, la linea che collega la città di Napoli. Una delle donne aggredite, madre e figlia, ha confessato che l’uomo dava segni di squilibrio mentale già prima di salire a bordo del treno: “Sembrava ubriaco” ha dichiarato.

A bordo del treno, l’uomo è divenuto gradualmente più aggressivo: ha cominciato a inveire contro le due donne fino a sputar loro in faccia. Una delle due è stata anche colpita al braccio: “Ha iniziato a insultare me e un’altra signora che mi era accanto. Poi ci ha sputato addosso e ha colpito l’altra donna sul braccio, mentre per fortuna io mi sono salvata. Ma con tutto quello che stiamo vivendo, ovviamente ci siamo spaventate” è stato il commento di una vittima dell’aggressione.

Stando a quanto dichiarato dalla stessa, l’uomo è stato allontanato dagli addetti, che hanno chiamato la Polizia. Le due donne sono ancora sotto choc. Le ha colpite il fatto che, negli attimi di violenza verbale e anche fisica, nessuno sarebbe intervenuto per aiutarle.

Sputa al capotreno: il precedente di Viareggio

Alcuni atti di aggressione violenta, come lo sputare in faccia, oggi hanno un peso notevole a causa dell’emergenza sanitaria.

Il caso ricorda da vicino quello accaduto lo scorso marzo a Viareggio. Un capotreno èe stato sputato in faccia da un uomo a bordo di un treno per Napoli. Il motivo: era senza biglietto.

In quel caso, la Polizia ferroviaria era riuscita a intervenire, ripristinando la situazione. L’uomo è stato denunciato per oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale, con l’aggravante sanitaria.