Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, ha firmato il nuovo Dpcm durante la notte, con ulteriori restrizioni per riuscire a contenere la diffusione del Coronavirus.
Sono state stabilite nuove regole a livello locale, che verranno applicate a seconda del livello di criticità delle varie Regioni.
La protesta di Giulio Gallera
Non si è fatta attendere la replica della Regione Lombardia, attraverso il suo assessore al Welfare.
Giulio Gallera ha infatti prontamente chiesto al Cts di fornire un report per valutare i benefici delle restrizioni già introdotte nella regione lo scorso 22 ottobre. “Tra oggi e giovedì prossimo saranno trascorsi quei giorni sufficienti per vedere se sono state efficaci a ridurre la crescita del contagio” spiega l’assessore. Fino a quel momento, continua, è errato apportare ulteriori cambiamenti dal momento che “i dati che ha il governo sono precedenti all’introduzione delle nostre misure, quindi, io penso che lo stesso governo voglia attendere i nuovi dati.
Penso che sia più corretto fare una valutazione sulla base delle misure assunte, anche per dare un senso ai cittadini e far capire loro che se quello che hanno fatto è positivo o dobbiamo inasprire le restrizioni”.
La Lombardia diventa zona rossa
Le regole diverse a seconda delle Regioni saranno ufficializzate dall’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza e dovrebbero entrare in vigore a partire dal 5 novembre, fino al 3 dicembre.
La Lombardia è stata dichiarata zona rossa, in quanto la situazione in questa Regione è una delle peggiori in Italia in fatto di trasmissione del contagio. Questo comporta regole molto più severe rispetto alle altre regioni, per riuscire a contenere la diffusione di questa pandemia. Gli spostamenti dalla regione e per la regione saranno limitati, così come quelli interni, tra comuni e province. Sarà possibile uscire di casa solo con l’autocertificazione, per motivi di lavoro e di salute.
Saranno chiusi tutti i bar e ristoranti, così come i negozi che non vendono beni di prima necessità. I parrucchieri resteranno aperti, mentre i centri estetici dovranno chiudere. Verrà concessa l’attività sportiva all’aperto, ma rimarranno chiuse palestre e piscine, proprio come cinema e teatri. Per quanto riguarda la scuola, la didattica a distanza partirà dalla seconda media, mentre i bambini delle elementari avranno l’obbligo di indossare la mascherina anche al proprio banco.
Tutte queste regole saranno in vigore fino al 3 dicembre e il nuovo Dpcm sarà presto inserito sulla Gazzetta Ufficiale, per poi essere nuovamente spiegato nei dettagli da Giuseppe Conte.