Lazio zona arancione, D'Amato: "Non mi dispiacerebbe"

Il Lazio potrebbe a breve passare alla zona arancione, scelta che l'assessore D'Amato condividerebbe, anche alla luce dei dati confortanti.

Da zona gialla, il Lazio ora rischia di passare a zona arancione, e l’assesore alla sanità D’Amato confessa: “Non mi dispiacerebbe, ma i dati sono confortanti”.

Nella giornata di venerdì 20 novembre previsto un summit con l’Istituto Superiore della Sanità e del Ministero della Salute per determinare i parametri della decisione.

Lazio zona arancione?

La regione Lazio potrebbe passare da zona gialla a zona arancione, come già confermato dall’assessore alla sanità Alessio D’Amato: “I numeri sono buoni. Tuttavia, se si passasse alla zona arancione, non mi dispiacerebbe“.

Nella giornat di venerdì 20 novembre la cabina di regia Benessere Italia analizzaerà proprio i report della regione laziale insieme all’ISS e al Ministero della Salute per decretare un possibile passaggio di zona.

Successivamente, il ministro Roberto Speranza emanerebbe l’ordinanza che entrerà in vigore il 22 novembre. Al momento però si trattano solo di ipotesi, dato che i numeri tutto sommato fanno ben sperare.

Lo stesso D’Amato, infatti, illustra i miglioramenti significativi delle ultime settimane: “La fascia gialla non è una medaglia, ciò che conta sono i numeri. Non nego che a me non dispiacerebbero maggiori cautele, maggiore prudenza anche nel Lazio, con il posizionamento in zona arancione.

Questo premesso, il nostro RT sta diminuendo, probabilmente ci assesteremo sotto all’1, mentre la settimana scorsa eravamo a 1,04. In sintesi: stando ai numeri non dovrebbe esserci il passaggio in zona arancione.

Indice Rt sotto l’1

Al termine della conferenza con i direttori generali delle asl ospedaliere del territorio laziale ha annunciato che l’indice Rt si attesta al di sotto dell’1. Questo dato basterebbe per smentire il possibile passaggio a zona arancione, ma non è l’unica buona notizia.

Diminuisce il tempo medianoevidenzia D’Amatotra data di inizio sintomi e la data di diagnosi da 4 a 2 giorni. Bene l’indicatore del totale risorse umane dedicate all’attività di tracciamento“.