Covid, Miozzo: "Serve una denuncia penale contro i furbetti"

Il coordinatore del Cts Agostino Miozzo ha parlato del rischio troppo elevato che rimane se vengono aggirati i decreti

Il coordinatore del Cts Agostino Miozzo ha parlato del rischio troppo elevato che rimane se vengono aggirati i decreti anti Covid, e per questo motivo ritiene che i trasgressori debbano andare incontro a una denuncia penale.

“Il meccanismo emulativo che può ricrearsi prima e dopo le feste rischia di avere conseguenze drammatiche. Il ‘perché io non devo farlo se qualcuno lo fa’ oggi può portare ad assumere atteggiamenti davvero pericolosi”. Queste le parole del coordinatore del Cts Agostino Miozzo al Messaggero.

Covid, Miozzo: “Denuncia penale contro i furbetti”

“Gran parte della popolazione italiana le raccomandazioni le sta rispettando – continua -. Poi ci sono i soliti furbetti che alterano l’equilibrio tra ordine e raccomandazione, sono quelli che navigano negli spazi lasciati dalle migliori intenzioni del governo.

Per questo a preoccupare è il meccanismo emulativo. Servono controlli rigidi e segnali importanti”. Ma che tipo di controlli si potrebbero adottare? “Se si ferma un soggetto e questo produce un’autocertificazione che ad una verifica risulta falsa, non puoi dargli solo la multa di 300 euro. Devi perseguirlo effettivamente con una denuncia per falso in atto pubblico – risponde Miozzo . Per estremizzare bisogna portarlo di fronte ad un giudice penale, così non c’è il rischio si prendano sotto gamba le misure.

Non può passare il messaggio che si tratta di una sorta multa per divieto di sosta, va a finire che qualcuno che dica ‘chi se ne frega’ lo trovi sempre”.

Infine parla del pericolo di un esodo per le vacanze. “È assolutamente un rischio, uno o due giorni prima del 21 e poi al ritorno si vedranno belle scene – dichiara -. D’altronde lo stesso Dpcm dice giustamente che puoi rientrare al tuo indirizzo di residenza.

Ma questa era una necessità dettata dal bisogno di far convivere un punto di vista epidemiologico con quello sociale e quello economico”.