L’Istituto Bruno Leoni, centro di ricerca che dal 2003 promuove il libero mercato, si schiera contro i dpcm pensati dal governo per i giorni di Natale è si impegna a garantire difesa gratuita a chiunque li violerà.
Viene messa una task force di “pronto intervento forense” a disposizione delle persone che dovessero essere sanzionate. Continua dunque la battaglia di alcuni giuristi che reputano non adatti costituzionalmente i dpcm per gestire questa emergenza.
L’Istituto Leoni contro il dpcm
Carlo Nordio, ex procuratore, in un’intervista a Libero si era così espresso sui dpcm: “Non sono leggi, bensì atti amministrativi, e in quanto tali possono essere impugnati davanti ai Tar, e quindi annullati.
Non solo. In base a una legge del 1865 – vecchia, ma mai abrogata – possono anche esser disapplicati dal giudice ordinario. In parole semplici, una sanzione irrogata sulla base di un Dpcm può esser annullata dal giudice che ritiene il provvedimento illogico, o viziato di eccesso di potere”.
Ora l’accusa ai dpcm arriva, come detto, da un istituto che si schiera apertamente a favore di idee liberali e liberiste e che definisce il dpcm di Natale come irrazionale.
“L’Istituto – si legge sul sito brunoleoni.it – è consapevole che le modalità di esecuzione della sanzione rendono più conveniente il pagamento immediato rispetto alla contestazione. Tuttavia, coloro che – anche solo a scopo dimostrativo – vogliano comunque affrontare le spese del giudizio (escluse quelle per il compenso professionale) e rischiare di dover pagare poi l’intera sanzione, potranno rivolgersi all’Istituto perché verifichi le condizioni per un’eventuale difesa a titolo gratuito”.
Un invito dunque ai cittadini che dovessero incappare in sanzioni dovute all’ultimo dpcm a non saldare le stesse subito e a contestarle.