> > Conte: "Illegittime le iniziative locali che comportino misure meno restrittive"

Conte: "Illegittime le iniziative locali che comportino misure meno restrittive"

conte informativa paramento

Il premier Conte ha assicurato che il governo ha sempre seguito le direttive del comitato scientifico nella definizione delle proprie decisioni.

Il premier Conte ha iniziato l’informativa in Aula in Parlamento alle ore 10 di giovedì 30 aprile, prima alla Camera e poi al Senato. Dopo l’annuncio della fase 2 nella conferenza stampa del 26 aprile, infatti, non sono state poche le critiche e gli scontri tra Regioni e governo, l’ultima in merito alla decisione della Calabria sulle riaperture. Il premier ha quindi risposto alle accuse di incostituzionalità dei suoi Dpcm. Renzi lo avrebbe accusato di calpestare la Costituzione, mentre anche la Chiesa si è espressa nei termini di compromissione della libertà di culto.

Informativa di Conte alla Camera

Il governo ha sempre compreso la gravità del momento“, ha esordito il premier una volta che le opposizioni lo hanno lasciato iniziare il suo discorso. Le misure adottato – ha aggiunto – sono state bilanciate con le parti sociali, i rappresentanti degli enti territoriali e anche con il comitato tecnico scientifico. “Nel recente rapporto del comitato scientifico – ha proseguito Conte – viene stimato che la riapertura simultanea delle attività economiche a partire dal 4 maggio porterebbe un incremento esponenziale e incontrollato dei contagi”.

“Se il governo avesse provveduto all’apertura totale – ha ribadito il premier Conte – avrebbe avuto una crescita esponenziale del contagio”. Le critiche al governo, ha poi precisato Conte, mostrano al forza della democrazia. La fase 2 è quella di “convivenza con il virus e non di uscita dal virus. Siamo ancora dentro alla pandemia“, ha poi sottolineato. Il suo discorso è proseguito con il ringraziamento di tutti gli operatori sanitari, medici, Protezione Civile e forze dell’ordine che sono scesi in prima linea contro il virus: l’Aula ha risposto con un fragoroso applauso.

Il governo non può assicurare il ritorno immediato alla normalità“, ha detto Conte, sottolineando come il governo non sia alla ricerca del consenso, ma del benessere e della salute dei cittadini. “Questo non è un piano elettorale destinato a raccogliere il consenso“. Conte ha poi ribadito la necessità di predisporre interventi tempestivi qualora dovessero verificarsi pericolosi aumenti di contagio in alcuni territori. A tale scopo il ministro Speranza ha delineato alcuni criteri per localizzare questi focolai e circoscriverli.

Di fronte alle accuse delle Regioni sul mancato coraggio nella fase 2, Conte ha replicato che “non è stata una scelta timida, anzi tutt’altro”. Saranno almeno 4 milioni gli italiani che torneranno a spostarsi sul territorio italiano. Inoltre, dal 4 maggio sarà possibile spostarsi nel territorio regionale e anche cambiare comune per trovare i proprio congiunti. Ma “dobbiamo esserne consapevoli – ha poi precisato il premier -: conviveremo ancora per molto tempo con il virus”.

La reputazione dell’Italia all’estero “è cresciuta”, denota il premier – accolto da numerose contestazioni e bagarre -, “ma non per merito del governo, ma per il comportamento dei cittadini italiani”. Seguono numerosi applausi. “Li dobbiamo ringraziare per i sacrifici fatti e per i comportamenti virtuosi che hanno posto in essere”. E infine: “Io sono fiducioso”, ha detto.

Replica alle accuse di incostituzionalità

“I cittadini italiani meritano risposte efficaci e tempestive“, ha riconosciuto il premier Conte. “Con la deliberazione del Cdm del 31 gennaio scorso”, ricorda Conte, “è stato deliberato lo stato di emergenza di rilievo nazionale”. In seguito, i decreti leggi n. 6 e 19 del 2020 hanno offerto un’ulteriore conferma all’introduzione di misure eccezionali di fronte a uno stato di emergenza come la pandemia che stiamo vivendo.

“Quando sono in gioco il diritto alla vita, il diritto alla salute”, ha aggiunto ancora Conte, “costituiscono essi stessi il godimento per ogni altro diritto e le scelte diventano addirittura obbligate”. “Sono consapevole della responsabilità che mi sono preso” nel momento in cui sono stati emanati i numerosi Dpcm. “Come giurista avverto come profondamente ingiusta l’accusa di aver compresso le libertà fondamentali“, replica quindi il premier. In riferimento quindi alle accuse mosse contro il Presidente del Consiglio – per non aver consultato il Parlamento prima di emanare i decreti -, Conte ha annunciato che tutte le misure adottate rispettavano i principi di “proporzionalità e massima precauzione” oltre che quello di “tempestività”.

Decreto rinascita economica e produttiva

“La difficoltà dello scenario che abbiamo di fronte non deve impedirci di vedere le opportunità di questa situazione”, ha concluso il premier. “Per offrire al Paese una prospettiva più ampia”, il governo intende predisporre un nuovo decreto legge “per la rinascita economica e produttiva dell’Italia”. Tutto il Paese ha dovuto rivedere gli stili di vita ai quali era abituato in un tempo brevissimo. “Tutti questi sono esempi che ci mostrano l’urgenza di riattivare gli investimenti pubblici e privati”. Perciò, il governo intende proseguire in vista di “una drastica semplificazione delle procedure amministrative per gli appalti, l’edilizia, il commercio”. “Questo processo riformatore ha un’ampiezza tale da non poter essere concluso rapidamente”, ha concluso Conte.

Le misure economiche

Il premier ha poi chiarito che “non possiamo permettere che l’emergenza sanitaria ed economica possa ulteriormente aggravare l’emergenza sociale”. A tale scopo sono stati predisposti i decreti e i provvedimenti in aiuto a famiglie e imprese con il Decreto di Aprile, con il Cura Italia, con il Decreto Liquidità e con tutte le altre misure introdotte nelle ultime settimane. “Daremo anche un riconoscimento – ha aggiunto Conte – alle province maggiormente colpite dal Covid-19”. Con l’approvazione dello scostamento del bilancio, infine, verranno attuati ulteriori investimenti nei settori produttivi che ne avranno più bisogno.

Sospensione della seduta

Il Premier Conte ha raggiunto l’Aula di Palazzo Montecitorio, dove i deputati della Lega hanno dato il via a un occupazione per protesta della serata di mercoledì 29 aprile. Roberto Fico – presidente della Camera – ha dato il via all’informativa. I deputati hanno iniziato a protestare per il fatto che Paternoster, deputato leghista, stava parlando senza la mascherina (violando le regola della Camera). Inoltre, nelle file della Lega non c’era la distanza minima di sicurezza tra i parlamentari. Per questo motivo la seduta è stata sospesa per 5 minuti.

Dove vedere la diretta

Atteso in mattinata anche il via libera al Documento di Economia e Finanza con l’inizio delle dichiarazioni di voto al Senato intorno alle 9,30. A seguire, dalle ore 10, il Presidente del Consiglio terrà un’informativa alla Camera sulla fase 2 che replicherà a Palazzo Madama alle ore 12:30. La seduta sarà trasmessa in diretta televisiva su tutti le emittenti dedicate all’informazione (Rai e Sky), e in live streaming anche sul canale web del Governo.

Conte in Parlamento: le anticipazioni

Come riporta il Corriere della Sera, il premier Conte sta preparando il discorso da tenere in Parlamento nell’informativa di giovedì 30 aprile. Per prima cosa il premier preciserà che i suoi Dpcm sono “pienamente costituzionali” in quanto varati sulla base del primo decreto legge che è stato votato dal Parlamento (e dichiarava lo stato di emergenza sino alla fine di maggio”. In seguito, rispetto allo scontro con le Regioni, Conte potrebbe dichiarare di essere felice non appena si tornerà “a uno stato di relazioni fisiologiche“. Conte potrebbe seguire la linea del Pd e non emanare più altri Dpcm, in quanto potrebbe non essercene più bisogno, ma potrebbe anche ribadisce di non aver mai intesi di “scavalcare o esautorare il Parlamento”.

Di fronte a deputati e senatori il premier Conte dirà di non essere mai stato l’unico uomo al comando, ma invece “ho sempre deciso tutto insieme ai capidelegazione della maggioranza, ascoltando Regioni e parti sociali”. E ancora, sulla fase 2 ribadirà probabilmente che non è vero che non è cambiato nulla: saranno circa 4,5 milioni le persone che potranno tornare al lavoro, mentre sul piano della vita privata – dopo le polemiche sul termine “congiunti” – si potrà tornare a vedere i parenti, gli amici e i fidanzati.

Allentando piano piano le misure restrittive, proseguirà poi il premier, “ho dovuto prendere decisioni dolorose e difficili”, ma sempre nel rispetto dei principi costituzionali. Potrebbe poi fare riferimento alle polemiche delle opposizioni o al fatto che la Lega intende occupare il Parlamento a oltranza.