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Fase 2, chi sono i congiunti che si potranno visitare dal 4 maggio?

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Dal 4 maggio sarà possibile visitare i congiunti restando però all'interno della propria Regione: quali persone rientrano nella categoria?

Dal 4 maggio l’Italia entra nella fase 2 di convivenza con il coronavirus: il premier Conte ha annunciato – nella conferenza stampa del 26 aprile – le nuove regole. Per quanto riguarda le attività produttive, già dal 27 aprile potranno riaprire i cantieri e alcune industrie, mentre dal 4 maggio le aperture riguarderanno molti settori. Limitate sono state invece le concessioni per i cittadini e per lo svolgimento della vita sociale. La parola d’ordine è “distanziamento sociale”, come ha più volte ribadito il premier. Sarà però possibile, rimanendo all’interno della propria Regione, visitare i propri congiunti. Questa concessione ha suscitato non poche perplessità: chi sono i congiunti?

Fase 2, chi sono i congiunti?

Fonti di Palazzo Chigi hanno specificato che con quel termine si intendono “parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati , affetti stabili. Via libera dunque a uscite per andare a trovare il proprio compagno o la propria fidanzata.

“Dal 4 maggio al 18 maggio rimarranno, per gli spostamenti all’interno della regione, le motivazioni attuali – aveva annunciato il premier Conte -. Aggiungiamo solo la possibilità di spostamenti mirati per far visita a congiunti“. Nelle prossime settimane, quindi, i cittadini potranno spostarsi all’interno dei confini regionali per raggiungere i congiunti: ma chi rientra in questa categoria? Molti si sono posti la stessa domanda, non riuscendo a interpretare nel modo corretto le parole del premier.

Stando alla definizione dell’Enciclopedia Treccani, il congiunto è un parente di qualsiasi ordine: marito, moglie, figlio, fratello, madre, padre, nonno, zii, nipoti. Non essendoci un legame di sangue o legale tra due fidanzati, essi non sarebbero da considerarsi congiunti. Il Premier ha però appunto chiarito di aver fatto confluire in quel termine legami affettivi anche non regolarizzati davanti alla legge o privi di rapporto di parentela.

Quanto alla legge, essa definisce come prossimi congiunti “gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un’unione civile tra le persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti” mentre non si comprendono “gli affini allorché sia morto il coniuge o non vi sia prole”. Lo dice l’articolo 307 del codice penale, parlando di “assistenza ai partecipi di cospirazione o di banda armata” che, prevedendo “la reclusione fino a due anni per chiunque dà rifugio o fornisce vitto, ospitalità o mezzi di trasportano a chi partecipa all’associazione o alla banda non è punibile se commette il fatto in favore di un prossimo congiunto”.

Il Presidente ha poi ribadito che non sono consentiti “party privati, familiari. Serviranno mascherine e distanze – ha spiegato, anche quando si vanno a trovare i parenti -. Non sono consentiti gli spostamenti al di fuori della propria regione di appartenenza”.