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Scandalo a Crotone: il sindaco Voce si dimette dopo l’aggressione a un consigliere

sindaco di crotone si dimette

Il sindaco di Crotone si dimette in seguito a un episodio di violenza durante una riunione istituzionale.

Un episodio di violenza fisica ha scosso profondamente la scena politica di Crotone, trasformando una normale discussione amministrativa in un caso di risonanza nazionale. Il sindaco Vincenzo Voce, accusato di aver aggredito un consigliere comunale, si dimette in seguito a quanto accaduto durante una riunione dedicata a questioni urbanistiche.

Bufera in Comune a Crotone: una riunione su alloggi popolari degenera

Una riunione nata per discutere di edilizia pubblica si è trasformata in un episodio che ha scosso la scena politica di Crotone. Durante un incontro istituzionale convocato nella sede della Provincia per affrontare il progetto di costruzione di ventiquattro alloggi popolari nel quartiere Tufolo, il clima si è improvvisamente infiammato. Il consigliere comunale Ernesto Ioppoli, rappresentante del gruppo di maggioranza “Grande Centro”, ha dichiarato di essere stato aggredito fisicamente dal sindaco Vincenzo Voce.

“Sono stato come sempre sminuito dal sindaco sulla quantità dei voti presi e sulla rappresentanza e successivamente aggredito con due pugni che mi hanno raggiunto alle spalle ed un calcio che mi ha raggiunto ad una gamba”, racconta il consigliere in una nota.

Secondo quanto riferito, l’episodio ha suscitato immediate e dure reazioni da parte dell’opposizione, che ha invocato le dimissioni del primo cittadino, ritenendo che un sindaco che ricorre alla violenza, fisica o verbale, tradisce il mandato ricevuto dai cittadini.

Crotone, il sindaco Voce si dimette dopo l’aggressione al consigliere Ioppoli

All’indomani dei fatti, Vincenzo Voce ha scelto di fare un passo indietro. In una nota ufficiale, pubblicata sui canali istituzionali del Comune, ha annunciato le proprie dimissioni, affermando:

Non è mia intenzione alimentare polemiche dopo quanto accaduto né cercare giustificazioni di sorta. Esprimo pubblicamente le mie più sincere scuse al consigliere Ioppoli e alla città“.

Il sindaco ha poi aggiunto che quando solo le parole non bastano, occorre il gesto:

“Ritengo doveroso compiere un passo indietro per senso di responsabilità istituzionale”.

Nella stessa comunicazione, ha auspicato che questo gesto restituisca un clima di serenità politico-amministrativa di cui la città, in questo delicato momento, ha bisogno.

Voce, eletto nel 2020 con il sostegno di liste civiche tra cui “Tesoro Calabria”, dispone ora di venti giorni per confermare o revocare le proprie dimissioni, prima che diventino irrevocabili. Qualora decidesse di non tornare sui propri passi, il Consiglio comunale verrebbe sciolto e Crotone si preparerebbe a nuove elezioni, chiudendo anticipatamente una stagione politica iniziata cinque anni fa con grandi promesse di rinnovamento.