Il Partito Democratico ha vissuto ore di forte tensione legate alla scelta del candidato alla presidenza della Regione Puglia. Una trattativa lunga e complessa, scandita da veti incrociati e resistenze personali, che si sarebbe risolta in queste ore. Al centro dello scontro, Antonio Decaro, ex sindaco di Bari ed eurodeputato, il cui via libera alla candidatura è arrivato dopo giorni di incertezza e pressioni interne.
A fare da regista, la segretaria dem Elly Schlein, impegnata in una difficile mediazione per ricomporre le fratture e dare al partito un’immagine di compattezza in vista delle prossime sfide elettorali. L’indiscrezione arriva dal Corriere della Sera.
Lo psicodramma nel Pd e la sfida pugliese
Il Partito Democratico aveva fissato nella Festa dell’Unità di Bisceglie la scadenza ultima per sciogliere le riserve, consapevole che un rifiuto avrebbe complicato la partita pugliese. Antonio Decaro, ex sindaco di Bari ed eurodeputato, avrebbe accettato di candidarsi alla guida della Regione Puglia per il fronte del cosiddetto “Campo largo“. La decisione è arrivata in extremis, quando ormai il clima di tensione stava raggiungendo il culmine, tanto che nel partito si parlava di uno “psicodramma” chiuso solo un attimo prima della rottura definitiva.
Fondamentale, in questo equilibrio precario, è stato il lavoro della segretaria dem Elly Schlein, in viaggio verso Bari per presenziare all’appuntamento politico con al fianco il suo alleato più fidato, Francesco Boccia. La leader, consapevole che una rinuncia da parte di Decaro – forte di un ampio consenso raccolto alle europee del 2024 – avrebbe rappresentato un colpo durissimo per il partito in vista delle Politiche del 2027, si è spesa in prima persona per mediare.
Decaro guiderà il Campo largo in Puglia. Vendola non si ritira: avanti con Avs
Il cammino verso la candidatura di Antonio Decaro non è stato semplice. L’eurodeputato chiedeva libertà di manovra, senza l’ingombro politico di Michele Emiliano e Nichi Vendola. Se il passo indietro del governatore uscente è arrivato grazie alla mediazione di Elly Schlein, la presenza dell’ex leader di Sel è rimasta inalterata, difesa dai vertici di Avs. Alla fine, Decaro avrebbe accettato di correre senza ottenere tutte le condizioni richieste.
La mediazione raggiunta, pur fragile, permette ora a Schlein di salire sul palco con un partito più coeso, mentre resta aperta la sfida di lungo periodo: arrivare preparati alle Politiche del 2027.