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23 anni dal delitto del piccolo Samuele: cosa fa oggi Annamaria Franzoni?

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Annamaria Franzoni oggi: vita e verità dopo uno dei casi più controversi della cronaca nera italiana.

Sono passati 23 anni dall’omicidio del piccolo Samuele, il dramma che ha sconvolto la tranquilla comunità di Cogne. Al centro del caso, la mamma Annamaria Franzoni, condannata. Oggi, cosa fa e come è cambiata la sua vita? Tra la villetta teatro del delitto e il movente mai del tutto chiarito, il delitto di Cogne continua a far parlare, mantenendo vivo il ricordo di una tragedia che ha segnato profondamente la cronaca italiana.

Il Delitto di Cogne: una ferita mai chiusa nella cronaca italiana

Il caso di cronaca nera che ha catturato l’attenzione dell’Italia intera è quello del delitto di Cogne, consumatosi il 30 gennaio 2002. In una villetta di Montroz, frazione di Cogne in Valle d’Aosta, perse la vita il piccolo Samuele Lorenzi, appena 3 anni. Nel 2008, la Corte Suprema di Cassazione confermò la colpevolezza della madre, Annamaria Franzoni, condannandola per l’omicidio del figlio. La donna ha scontato in totale circa 11 anni tra carcere e arresti domiciliari, beneficiando della buona condotta.

Quella mattina, alle 7:30, Stefano Lorenzi lascia la casa per recarsi al lavoro. Poco dopo, Annamaria porta il figlio maggiore, Davide, alla fermata dello scuolabus, lasciando Samuele a dormire nel letto matrimoniale. È proprio in quei minuti che avviene la tragedia. Alle 8:27, Annamaria chiama ripetutamente i soccorsi, denunciando il grave stato di salute del bambino, con scene concitate che coinvolgono medici, vicini e i carabinieri. Il piccolo viene trasportato d’urgenza in elicottero all’ospedale di Aosta, dove viene dichiarato morto poco dopo il suo arrivo.

Le indagini rivelano che Samuele è stato colpito ripetutamente alla testa con un oggetto contundente, e sul suo corpo si trovano segni di difesa. Nei giorni successivi, i carabinieri del RIS avviano le ricerche dell’arma del delitto e interrogano più volte i familiari. L’indagine porta, dopo vari sviluppi giudiziari e perizie, all’arresto e alla condanna di Annamaria Franzoni, anche se l’arma non è mai stata ritrovata e il movente resta controverso. La giustizia definisce la donna colpevole, ritenendo che alla base del gesto vi fosse un capriccio del bambino.

Dopo aver scontato la pena, nel 2019 Annamaria Franzoni ha terminato gli arresti domiciliari e si è reinserita nella comunità di origine, lontana dai riflettori ma con una vita profondamente segnata da quella tragica mattina di gennaio. Il caso, ancora oggi, continua a suscitare dibattiti, tra ricordi dolorosi e il desiderio di capire fino in fondo cosa accadde quel giorno.

A 23 anni dal delitto di Cogne: Annamaria Franzoni protagonista a “Il Caso” di Stefano Nazzi

A 23 anni di distanza dal tragico caso di Cogne, torna sotto i riflettori la figura di Annamaria Franzoni e la vicenda dell’omicidio del piccolo Samuele Lorenzi. Oggi, mercoledì 23 luglio, Stefano Nazzi dedicherà una puntata della sua trasmissione “Il Caso” a questa storia, aprendo con una registrazione della donna risalente al 9 novembre 2004, trasmessa a Porta a Porta.

Delitto di Cogne, cosa fa oggi Annamaria Franzoni?

Dopo aver terminato la pena detentiva, Annamaria è ritornata nel suo paese natale, Monteacuto Vallese, frazione di San Benedetto Val di Sambro, dove oggi gestisce un agriturismo insieme al marito Stefano Lorenzi e ai figli Davide, 27 anni, e Gioele, nato dopo la morte di Samuele, 19. La villetta di Montroz, luogo in cui avvenne il delitto, è diventata un simbolo del caso, soprannominata “la villetta degli orrori”.

Nel novembre 2020 il tribunale di Aosta aveva disposto l’asta della villetta su richiesta dell’avvocato Carlo Taormina, per il mancato pagamento degli onorari legali. Nel 2017 Franzoni era stata condannata a versare a Taormina 275.000 euro, cifra poi salita a 450.000 euro con interessi e spese. Nel 2021 la famiglia Lorenzi ha iniziato a saldare il debito, bloccando l’asta, e a giugno il tribunale ha dichiarato chiusa la procedura, confermando il saldo completo.