Diritti tv, la Lega risolve il contratto con MediaPro

La Lega ha deciso all'unanimità di risolvere l'accordo con gli spagnoli per mancanza di garanzie finanziarie. Sky pronta a tornare in gioco.

È giunta prematuramente al termine, ancora prima di cominciare, la corsa del gruppo spagnolo MediaPro che nei mesi scorsi si era assicurato i diritti come intermediario del campionato di Serie A nel triennio 2018-2021 a fronte di un’offerta da 1051 milioni di euro.

Dopo la decisione del Tribunale di Milano che a inizio maggio 2018 aveva decretato non valido il bando indetto dalla società iberica, per violazioni ai principi dell’antitrust, è ora arrivata la decisione della Lega che ha risolto il contratto con MediaPro, rea di non aver presentato le garanzie finanziarie richieste dal bando. Questo ennesimo colpo di scena rimette in gioco il colosso Sky, pronto a farsi nuovamente avanti. La Lega spera in una risoluzione rapida, perché non si sa ancora chi trasmetterà il campionato che inizierà ad agosto 2018.

Lega, risoluzione contratto con MediaPro

A meno di tre mesi dall’inizio del campionato di Serie A 2018-19, previsto per il 19 agosto, non è ancora dato sapere chi trasmetterà le gare del calcio italiano. Negli ultimi mesi tutto sembrava portare a MediaPro, compagnia spagnola che si era presentata sulla scena televisiva nazionale offrendo una vera e propria rivoluzione, e sfidando i colossi che hanno avuto il monopolio dei diritti calcistici nelle ultime stagioni.

Eppure, l’avventura della società di Barcellona è finita ancor prima di cominciare.

MediaPro si era inizialmente aggiudicata i diritti televisivi del triennio 2018-2021 della Serie A presentandosi come intermediario con un’offerta da 1051 milioni di euro, sbaragliando la concorrenza tra le polemiche di Sky.

A maggio 2018 un nuovo capitolo del tormentone, col Tribunale di Milano che accoglieva il ricorso proprio di Sky indicando come non valido il bando con cui MediaPro voleva ridistribuire i diritti acquisiti.

Infine, nella giornata del 28 maggio 2018 l’Assemblea di Lega di Serie A si è riunita e con 17 voti su 17 (già escluse le tre retrocesse in Serie B, non ancora in Lega le tre neopromosse) ha deciso per la risoluzione del contratto con MediaPro, che non avrebbe presentato garanzie finanziarie sufficienti.

L’azienda spagnola era infatti chiamata a presentare una fideiussione da 1,2 miliardi, ma al 28 maggio è stata presentata una garanzia di soli 186 milioni contestualmente alla richiesta dell’avvio della procedura per il lancio di un canale tematico.

Questo perché, come spiegava proprio MediaPro a fine aprile, l’azienda aveva intenzione di fornire le garanzie finanziarie necessarie alla Lega solo a fronte di una piena ed incontrastata disponibilità dei diritti audiovisivi oggetto del pacchetto”, messa però in discussione da quella che gli spagnoli definivano una situazione giuridica creata pretestuosamente da Sky per difendere la sua posizione privilegiata nel mercato italiano”.

Di fronte a questa situazione, MediaPro è stata ritenuta un partner non affidabile, motivo per cui la Lega di Serie A ha optato per la risoluzione del contratto stipulato a suo tempo.

Lo scenario adesso vede il ritorno in gioco di Sky, che entro il 12 giugno potrebbe presentare un’offerta combinata insieme alla società tedesca Perform per una cifra tra i 950 e 970 milioni di euro. Per MediaPro, invece, l’unica chance di tornare in gioco è quella di presentare entro sette giorni la fideiussione da 1,2 miliardi.