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Diritti tv, annullato il bando per la Serie A 2018-2021

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Accolto il ricorso di Sky: per il Tribunale di Milano il bando di MediaPro viola i principi dell'antitrust e non è formulato correttamente.

Il tribunale di Milano ha accolto il ricorso di Sky e annullato il bando relativo alla rivendita dei diritti televisivi della Serie A per il triennio 2018-2021 proposto dalla società spagnola MediaPro. Secondo quanto decretato dal giudice, il bando va ritenuto non valido poiché non formulato correttamente e perché l’assegnazione violava i principi dell’antitrust.

Diritti tv, bando annullato

Si arricchisce di un nuovo capitolo la telenovela relativa all’assegnazione dei diritti televisivi del campionato di Serie A per il triennio che va dalla prossima stagione fino al 2021. Il Tribunale di Milano ha infatti confermato la sospensiva, stabilita in via cautelare lo scorso 16 aprile, annullando di fatto il bando che era stato indetto dalla società spagnola MediaPro.

Negli scorsi mesi, MediaPro si era aggiudicato i diritti per il triennio 2018-2021 della Serie A con un’offerta di 1 miliardo, 50 milioni e 1000 euro presentandosi come intermediario indipendente, posizione che chiamava la media company a ridistribuire quei diritti da assegnare tramite la formulazione di diversi pacchetti.

Tuttavia, a inizio aprile, la società di Barcellona aveva infine articolato la sua offerta in sette pacchetti che proponevano non la semplice rivendita dei diritti, ma veri e propri prodotti confezionati e comprensivi di telecronaca, oltre alla raccolta pubblicitaria autonoma. A infastidire Sky, che avrebbe poi fatto ricorso proprio per la struttura del bando, c’era la volontà di non concedere esclusive, bensì permettere ai vari operatori, attraverso i diversi pacchetti, di trasmettere il campionato quasi per intero.

La decisione

Proprio la struttura dei pacchetti proposta da MediaPro, però, è stata oggetto della valutazione del Tribunale di Milano, che ha infine stabilito come il bando non sia formulato correttamente e violi i principi dell’antitrust. In particolare, viene messa in discussione la posizione della società spagnola che, come scrive nel provvedimento il giudice Claudio Marangoni, agirebbe “al di fuori dell’ambito di attività propria dell’intermediario indipendente”, assumendosi “forma di responsabilità editoriale”.

Sky ha commentato la decisione del Tribunale di Milano in una nota ufficiale, spiegando che la sentenza “ha confermato che era necessaria una verifica dell’aderenza del bando di MediaPro alle leggi italiane, facendo chiarezza a beneficio di tutti i partecipanti e creando i presupposti per la definizione della procedura di assegnazione dei diritti 2018-21 della Serie A. Sky ribadisce di essere pronta come sempre a fare la sua parte con un’importante offerta che possa dare certezza a tutti gli appassionati e allo stesso tempo garantire il futuro dei club e di tutto il sistema calcio”.

MediaPro adesso potrà fare ricorso entro 15 giorni, oppure riformulare diversi pacchetti secondo quanto stabilito. Nel frattempo, non si sa ancora se la prima giornata della prossima Serie A, prevista per il 19 agosto, sarà trasmessa in tv.