Donald Trump, nel suo discorso alla Nazione, ha puntato tutto sull’offensiva politica ed economica, difendendo la sua amministrazione e attaccando il predecessore Joe Biden. Tra promesse di un boom economico e misure simboliche come il «dividendo del guerriero» per i militari, il presidente ha cercato di rassicurare gli americani sul futuro del Paese, nonostante scandali interni e dati economici controversi.
Misure simboliche e strategia politica di Donald Trump
Oltre a ribadire il suo impegno per l’economia, Trump ha annunciato iniziative dal forte valore simbolico, come il «dividendo del guerriero»: un assegno di 1.776 dollari destinato a circa un milione e mezzo di militari, da recapitare entro Natale. La cifra, scelta in riferimento all’anno dell’Indipendenza americana, vuole consolidare il legame tra la Casa Bianca e le forze armate.
Il presidente ha inoltre evocato il successo della sua politica estera, citando la risoluzione di otto conflitti e un blocco navale contro il Venezuela, e ha anticipato la nomina di un nuovo presidente della Federal Reserve favorevole a tassi di interesse bassi, fondamentale per sostenere la crescita economica secondo la sua visione.
Tuttavia, Trump deve fare i conti con tensioni interne e scandali, dal malcontento nella base Maga alle critiche della capo di gabinetto Susie Wiles, che ha parlato di «comportamenti da alcolizzato». La strategia del discorso appare chiara: convincere gli americani che il peggio è passato, mentre la Casa Bianca si prepara a capitalizzare questi annunci in vista delle elezioni di midterm del 2026. “Un anno fa eravamo un paese morto. Ora facciamo invidia al mondo“.
Il discorso di Donald Trump alla Nazione: “Undici mesi fa ho ereditato un disastro”
Nel suo discorso alla Nazione durato quasi venti minuti, Donald Trump ha adottato un tono aggressivo e combattivo, puntando il dito contro il suo predecessore Joe Biden per le difficoltà economiche e sociali del Paese. “Undici mesi fa ho ereditato un disastro. Eravamo invasi dai migranti illegali, dai transgender negli sport femminili e avevamo i peggiori accordi commerciali mai siglati“, ha esordito, descrivendo un Paese segnato da inflazione elevata, confini insicuri e accordi commerciali sfavorevoli.
Con un linguaggio diretto e a tratti polemico, il presidente ha illustrato i presunti successi della sua amministrazione: salari in crescita più rapida dell’inflazione, prezzi dei generi alimentari in calo e un aumento significativo degli investimenti, frutto, a suo dire, delle politiche protezionistiche e dei dazi, definiti dalla Casa Bianca come “la mia parola preferita“.
Trump ha anche evidenziato il calo simbolico dei costi del Ringraziamento, citando il tacchino e le uova, pur tra le contestazioni dei fact-checker, e ha invitato gli americani a pazientare per il «boom economico» che promette per il 2026, anno del 250° anniversario della fondazione degli Stati Uniti. “L’America è tornata ed è più forte che mai“.
President Trump Delivers an Address to the Nation https://t.co/MFdbVqP2Ty
— The White House (@WhiteHouse) December 18, 2025