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Tragedia a Vieste: donna muore per mancanza di soccorsi, scatta la denuncia di sindaco e famiglia

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Dramma sul Gargano: donna muore durante il trasporto verso l’ospedale. Famiglia denuncia i fatti, il sindaco di Vieste lancia l’allarme.

La sanità sul Gargano torna al centro dell’attenzione dopo l’ennesima tragedia che ha scosso la comunità: una donna è morta sull’asfalto a pochi chilometri da Vieste, tra le braccia della figlia, a causa dell’assenza di medici e ambulanze. L’episodio mette in luce una problematica ormai cronica, quella di un sistema sanitario territoriale al collasso, incapace di garantire interventi tempestivi e assistenza minima.

Tragedia a Vieste, donna muore per assenza di soccorsi: la denuncia della famiglia

Antonia Notarangelo, una donna di 76 anni, è deceduta lungo la statale nei pressi di Baia delle Zagare, a pochi chilometri dal pronto soccorso di Vieste, mentre la figlia la stava trasportando autonomamente verso l’ospedale di San Giovanni Rotondo. La scelta è stata dettata dalla necessità: dopo un’ora di attesa al pronto soccorso di Vieste, infatti, non risultavano disponibili ambulanze né nel comune garganico né nella vicina Peschici.

“Quando mia madre ha iniziato a stare male, ho subito chiamato il 118. Mi hanno risposto che tutte le ambulanze di Vieste erano impegnate e che avremmo dovuto aspettare quella di Peschici. Poco dopo, sono stati proprio loro a chiamarci per dirci: ‘Portatela voi al pronto soccorso di Vieste’. Nessuno ha fatto una visita vera a mia madre. Ci hanno detto soltanto: ‘Tornate domani, con calma, se peggiora’. Nessun trasferimento, nessuna ambulanza. Così mia sorella è ripartita da sola per portare mamma a San Giovanni Rotondo. Non si può morire perché non ci sono ambulanze. Chi è responsabile di tutto questo?”, ha denunciato il figlio della vittima, Pasquale Ciuffreda.

Secondo quanto riportato dal figlio, la donna sarebbe stata inizialmente valutata in modo superficiale e le sarebbe stato consigliato di tornare il giorno successivo “con calma”, nonostante il peggioramento delle sue condizioni.

Donna muore a 76 anni: il sindaco denuncia assenza di medici e ambulanze

Il sindaco Giuseppe Nobiletti ha sottolineato che si è trattato dell’ennesima dimostrazione del fallimento del sistema sanitario locale, incapace di garantire interventi tempestivi e cure essenziali. La comunità di Vieste e del Gargano, colpita profondamente dall’accaduto, ha richiamato l’attenzione della Regione Puglia sulla grave carenza di medici, ambulanze e risorse sanitarie.

Secondo il primo cittadino, le promesse fatte in precedenza, inclusa la disponibilità dell’elisoccorso anche per codici arancioni, non sono state rispettate, lasciando la popolazione in balia di un’emergenza senza risposta. La morte della donna è stata interpretata come simbolo di un territorio abbandonato dalla sanità pubblica, e le autorità locali e i cittadini chiedono un intervento immediato affinché simili tragedie non si ripetano.

“Al pronto soccorso non c’era un medico, solo una valutazione superficiale e la raccomandazione di ritornare il giorno dopo «con calma». Una madre è morta sull’asfalto, tra le braccia della figlia. E io da sindaco e da cittadino non posso accettarlo. Ci era stato garantito dalla Regione l’elisoccorso anche per i codici arancioni. Promesse disattese. La realtà è che, davanti a una emergenza, la risposta è stata chiara: “Portatela voi”. Questa è l’ennesima prova di un sistema sanitario che fallisce e abbandona i cittadini. È inaccettabile. Non ci sono più alibi. Non ci sono più attenuanti. La sanità pubblica a Vieste deve tornare a garantire ciò che le persone hanno diritto di ricevere: cure tempestive, presenza, dignità”.

Il Comune di Vieste ha deciso di annullare la Notte Bianca prevista per oggi, mercoledì 3 settembre. La scelta è stata approvata all’unanimità dall’Amministrazione comunale. Entro le prossime ore la famiglia avvierà un’azione legale, penale e civile, per accertare le responsabilità dell’accaduto.