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Droga: Relazione Dcsa, in 2021 triplicati sequestri di ‘droga dello stupro’

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Roma, 23 giu. (Adnkronos) - Fra le droghe sintetiche in Italia si registra un boom per i sequestri della cosiddetta ‘droga dello stupro’ che sono triplicati rispetto al 2020. A lanciare l’allarme è la Relazione Annuale 2022 della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga de...

Roma, 23 giu. (Adnkronos) – Fra le droghe sintetiche in Italia si registra un boom per i sequestri della cosiddetta ‘droga dello stupro’ che sono triplicati rispetto al 2020. A lanciare l’allarme è la Relazione Annuale 2022 della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. “È in aumento il bilancio dei sequestri di sostanze liquide rispetto a quelli riguardanti le quantità in dose o polvere – si legge – ammontano a circa 90 litri i sequestri di Gbl e ad oltre 5 litri quelli di Ghb, due potenti sedativi dissociativi, tristemente noti per il loro impiego come ‘rape drugs’. Si tratta di sostanze conosciute da tempo, ma che, nel 2021, sono tornate alla ribalta della cronaca per la scoperta di un vasto fenomeno di spaccio perpetrato attraverso siti di vendita on line, che ha portato a triplicare i sequestri rispetto all'anno precedente” grazie alle operazioni di polizia, condotte ricorrendo all'impiego di consegne controllate e ad operazioni sotto copertura.

A preoccupare è una nuova forma di “imprenditoria delinquenziale ‘fai da te’, che permette di avviare redditizie attività di spaccio, utilizzando le potenzialità offerte dal web grazie alla facilità di accesso e di ‘anonimato’. Le droghe sintetiche, inoltre, sono molto potenti, ne bastano minime quantità per confezionare centinaia di dosi; basta un semplice ‘clic’ per creare una piazza di spaccio digitale. Si possono effettuare ordini telematici e ricevere a casa lo stupefacente, tramite spedizioni postali” si sottolinea nella Relazione.

Un cenno particolare è riservato quest'anno ai social network. “Molti degli applicativi di messaggistica istantanea, permettendo comunicazioni anonime, addirittura criptate e ad eliminazione automatica, sono diventati strumenti molto diffusi nell'attività di spaccio – si spiega – e affiancano, nell'open web, le transazioni di stupefacente, che si svolgono, grazie all'utilizzo di particolari software di ‘anonimizzazione’ e di delocalizzazione, nel deep web e nel dark web”.