Roma, 14 lug. (askanews) – “El Jockey” è un film insolito, surreale, divertente, è firmato da Luis Ortega, uno dei più originali registi contemporanei, e dopo essere passato in concorso alla Mostra di Venezia arriva nei cinema italiani il 17 luglio. Racconta la storia di un fantino leggendario ma con indole autodistruttiva che, il giorno della gara che dovrebbe liberarlo dai debiti con un boss mafioso, ha un grave incidente.
Entra in un ospedale, da cui scappa, vagando poi in confusione e con un’altra identità per le strade di Buenos Aires.
Due attori straordinari come Nahuel Perez Biscayart e la Ursula Corbero de” La casa di carta” danno vita a questo universo unico. Il regista ha spiegato: “Mi interessava raccontare un persona che non ha un centro, secondo me tutto evolve seguendo un’energia in movimento, per cui ognuno di noi può essere chi vuole, cambiare, diventare da un fantino a un drogato, a un homeless a una donna e ritornare bambino. Al centro di un individuo per me c’è un’energia, un’anima, quasi un fantasma”.
In molti Paesi, compresa la sua Argentina, oggi la cultura woke e il dibattito sull’identità di genere sono sotto attacco. Ortega, che nel suo film tocca questi temi in maniera del tutto originale, a questo proposito ha detto: “In Argentina come in tutto il mondo c’è questo dibattito ma è troppo superficiale secondo me. Io credo nella non-identità, più che nell’identità, altrimenti si perde tempo a costruirsi una gabbia. Anzi credo sia proprio noioso cercare un’identità, bisogno giocare, viversi la vita, seguendo le proprie intuizioni”.