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La politica thailandese ha subito un cambiamento significativo con l’elezione di Anutin Charnvirakul come primo ministro. Il leader del partito conservatore Bhumjaithai ha ottenuto il supporto necessario per governare, succedendo a Paetongtarn Shinawatra, recentemente destituita in seguito a uno scandalo etico. Questo passaggio rappresenta un duro colpo per il clan Shinawatra, che ha dominato la scena politica per oltre vent’anni.
Risultati delle elezioni e nuovo governo
Il voto, avvenuto venerdì, ha visto Anutin Charnvirakul prevalere con 311 voti, ben oltre i 247 necessari per la maggioranza nella Camera dei Rappresentanti, composta da 492 membri. Il candidato del partito Pheu Thai, Chaikasem Nitisiri, ha ricevuto solo 152 voti, con 27 astensioni registrate. Sorprendentemente, Chalerm Yubamrung, esponente del Pheu Thai e ex vice primo ministro, ha cambiato schieramento, contribuendo così alla vittoria di Anutin.
Il nuovo primo ministro, 58 anni, dovrà ora formare un governo e ottenere l’incarico formale dal re Maha Vajiralongkorn, previsto nei prossimi giorni. Anutin ha promesso di indire elezioni generali entro quattro mesi, un impegno cruciale che ha garantito il sostegno del partito liberale.
Il contesto politico e le sfide future
Questa elezione segna un ulteriore colpo per il clan Shinawatra, che ha dovuto affrontare una serie di sfide legali e politiche negli ultimi anni. Thaksin Shinawatra, patriarca della dinastia, ha lasciato la Thailandia poche ore prima del voto, diretto a Dubai. La Corte Suprema si pronuncerà martedì su un caso relativo al suo soggiorno in ospedale al rientro dall’esilio, una decisione che potrebbe influire sulla validità della sua liberazione anticipata avvenuta l’anno scorso.
Nonostante il suo passato politico, Anutin aveva abbandonato la coalizione Pheu Thai in estate, manifestando indignazione per la condotta di Paetongtarn durante una disputa di confine con la Cambogia. La Corte Costituzionale ha dichiarato che Paetongtarn ha violato l’etica ministeriale, portando alla sua destituzione dopo solo un anno di governo.
Reazioni e prospettive future
Attualmente, il Pheu Thai rimane al governo come amministrazione care-taker, ma ha fatto un ultimo tentativo per fermare il voto chiedendo la dissoluzione del parlamento. Tuttavia, questa richiesta è stata respinta da funzionari reali a causa di questioni legali controverse. Dopo il voto, i membri del Pheu Thai hanno promesso di riconquistare il potere per portare avanti il loro programma, dichiarando: “Torniamo per completare il lavoro per il popolo thailandese”.
Questo cambio di governo potrebbe comportare significativi cambiamenti nella direzione politica della Thailandia, con Anutin ora al centro della scena politica. I prossimi mesi saranno cruciali per verificare se le promesse fatte in campagna elettorale saranno mantenute e come il nuovo governo affronterà le sfide interne ed esterne che si presenteranno.