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In Calabria è emergenza sanitaria per botulino, una grave condizione causata dalla tossina prodotta dal Clostridium botulinum. Aumenta il numero di persone ricoverate a Cosenza, tutte legate al focolaio sviluppatosi a Diamante.
Botulino, emergenza sanitaria in Calabria: sale a 24 il numero di casi ricoverati a Cosenza
Emergenza sanitaria in Calabria per botulino.
Aumentano i casi di persone ricoverate all’ospedale Annunziata di Cosenza per intossicazione da botulino, dopo il focolaio scoppiato a Diamante. Tutti i ricoverati avrebbero mangiato panini con salsiccia e cime di rapa acquistati da un venditore ambulante a Diamante.
Cosa è successo
Sette persone ricoverate hanno già ricevuto il siero antitossina botulinica, mentre un’ulteriore scorta è stata trasportata d’urgenza con l’elicottero del 118, anche se in ospedale restano ancora due fiale disponibili. Fonti sanitarie assicurano che la situazione è “sotto controllo” e che sono stati attivati protocolli medici dedicati esclusivamente ai pazienti colpiti.
Le indagini
L’inchiesta è affidata alla Procura di Paola, guidata dal procuratore Domenico Fiordalisi, che ha incaricato un collegio di medici dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro di condurre gli esami. Tre persone risultano al momento indagate con le accuse, a vario titolo, di omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. Gli inquirenti attendono i risultati delle autopsie e ulteriori approfondimenti per ricostruire l’esatta dinamica dell’intossicazione. La Procura di Paola ha sottolineato a tal proposito che gli indagati sono il commerciante ambulante che avrebbe venduto il prodotto contaminato oltre ai legali rappresentanti di due ditte. Aziende che avrebbero fornito gli alimenti utilizzati per la preparazione dei prodotti successivamente venduti.
Il bilancio
Tragico il bilancio. Due persone hanno perso la vita per intossicazione da botulino. Le vittime sono Luigi Di Sarno, 52 anni, turista di Cercola (Napoli), morto nei pressi dello svincolo autostradale del centro lucano mentre rientrava a casa, e Tamara D’Acunto, 45 anni, di Praia a Mare, deceduta il 6 agosto. Martedì 12 agosto saranno eseguite le autopsie.
Per di Sarno l’esame sarà effettuato presso l’ospedale San Giovanni di Lagonegro, mentre la salma di D’Acunto dovrà essere riesumata.
Aumentano i casi
Finora è salito a 14 il numero delle persone ricoverate all’ospedale Annunziata di Cosenza per intossicazione da botulino, dopo aver mangiato dei panini con salsiccia e cime di rapa acquistati in un truck food a Diamante, località di mare molto frequentata.
L’azienda ospedaliera di Cosenza ha comunicato che “sono stati dimessi nei reparti dell’area medica quattro pazienti ricoverati nei giorni scorsi in Terapia Intensiva per botulismo alimentare. Rimangono in Intensiva 5 pazienti più uno proveniente dalla Medicina. Sono in tutto 9 i pazienti che hanno ricevuto l’antidoto, compresi due dei quattro che lasciano la Terapia intensiva”.
La Procura ha fatto sapere che “le indagini preliminari hanno accertato che le vittime e gli altri contagiati avevano consumato un alimento potenzialmente contaminato, acquistato da un commerciante ambulante operante nel territorio di Diamante, tra domenica 3 agosto e martedì 5 agosto, accusando sintomi tra le 24 e le 48 ore successive”.