Chi era Julen, il bimbo caduto nel pozzo in Spagna

Julen Rosello correva spensierato prima di cadere nel pozzo. I genitori del bambino vivono un secondo dramma, dopo la morte del primogenito.

Mentre la Spagna attende con ansia di conoscere la sorte del piccolo Julen Rosello, i genitori del bambino sono assistiti quotidianamente da un team di psicologi.

Il papà José, poco dopo il dramma, ai microfoni dei media locali aveva ammesso di essere distrutto dal dolore, aggiungendo: “Mia moglie ha il cuore spezzato, è come se fossimo morti“. José e Vicky rischiano infatti di dover dire addio ad un altro figlio.

La morte del fratello di Julen

Sono passati ormai 9 giorni dalla caduta del bimbo di due anni e mezzo, avvenuto nel primo pomeriggio di domenica 13 gennaio 2019 in un pozzo di prospezione largo 25 centimetri e profondo 110 metri.

Julen stava correndo spensierato in un terreno di proprietà di un familiare a Sierra di Totalan, vicino Malaga, mentre il papà era intento a raccogliere della legna da ardere.

La tragedia si somma a quella che José e Vicky hanno dovuto superare nel 2017. Julen aveva pochi mesi quando in casa Rosello il primogenito della coppia è infatti morto all’improvviso. Nell’aprile 2017 Oliver, il fratello maggiore di Julen, è stato stroncato da un’infarto all’età di tre anni.

Ecco perché il papà di Julen rimane aggrappato alla speranza di non perdere anche questo figlio, nonostante siano passati davvero tanti giorni dalla caduta del pozzo. “Abbiamo un angelo che aiuterà mio figlio a uscirne vivo il più presto possibile” aveva dichiarato José Rosello riferendosi al primogenito scomparso, come riporta laopiniondemalaga.es. Oltre alla Guardia Civil e ai vigili del fuoco, l’uomo ha quindi voluto ringraziare “l’aiuto del Collegio degli Psicologi”, che stanno supportando i genitori di Julen fin da quanto è capitato l’incidente.