Burkina Faso, attacco jihadista nel nord del Paese: 14 civili morti

In risposta all'attentato terroristico l'esercito ha effettuato raid aerei in tre province settentrionali uccidendo 146 terroristi.

E’ di 14 civili morti il bilancio dell’attacco jihadista di lunedì 4 febbraio nel nord del Burkina Faso, e più precisamente a Kain, nella provincia di Yaenta.

Lo ha riferito l’esercito del Paese dell’Africa Occidentale. I militari hanno reagito con raid aerei in tre province settentrionali uccidendo “146 terroristi“secondo quanto riporta Askanews. L’offensiva terroristica si è verificata prima del G5 del Sahel (presenti i capi di Stato di Niger, Mali, Chad, Mauritania e Burkina Faso), previsto il 5 febbraio proprio a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. Quello del 4 febbraio è solo l’ultimo di una serie di attentati di matrice jihadista: dal 2015 a oggi sono quasi 300 i morti.

Croce Rossa, paura per 4 operatori

Sarebbero jihadisti i rapitori di quattro operatori della Croce Rossa dei quali si sono perse le tracce da sabato 2 febbraio. Si trovavano in missione umanitaria a Djibo (nel nord del Paese) quando sarebbero stati sequestrati dai terroristi. Gli ostaggi potrebbero trovarsi ora in Mali stando a quanto a scrive il quotidiano Fraternité Matin citato da Askanews.

La scomparsa di Luca Tacchetto

Lo scorso 15 dicembre il Burkina Faso è stato anche teatro della scomparsa dell’architetto italiano Luca Tacchetto e della sua amica canadese Edith Blais.

I due erano in diretti in Togo per fare volontariato. “La cosa più probabile è che sia stato rapito per fini politici o economici, non da jihadisti” aveva dichiarato qualche settimana fa al Mattino di Padova il padre del 30enne mentre la Procura di Roma aveva aperto fascicolo per sequestro di persona a scopo di terrorismo.