Usa, mamma uccide di botte una neonata e dà la colpa al fratellino

La donna ha raccontato di avere sopreso il figlio maggiore mentre picchiava la neonata. Non le hanno creduto.

La terribile vicenda è accaduta a Forth Worth, in Texas.

Una donna di 25 anni, Halle Marie Murry, si è presentata in ospedale con il corpo martoriato della figlia Acelyn, di appena 6 settimane, spiegando che si era addormentata con la piccola sul petto e che, quando si era svegliata, non l’aveva più tra le braccia. L’aveva trovata per terra, sovrastata dal fratellino di 3 anni e priva di sensi. I dottori, in seguito a un’analisi approfondita del quadro medico della piccola, non hanno tuttavia creduto alla giovane mamma e hanno affidato il caso alle forze dell’ordine.

Le indagini

I medici che hanno soccorso invano la piccola hanno affermato di non avere mai visto una frattura al cranio così grave come quella riportata dalla neonata. Un trauma del genere, secondo quanto riferito, non potrebbe averlo causato un bambino di soli 3 anni. Si ipotizza dunque che la vera responsabile della strage sia la madre.

Halle Marie Murry ha negato le accuse, insistendo sulla sua versione dei fatti e continuando ad attribuire la colpa al figlio maggiore.

Le autorità hanno aperto un’inchiesta per ricostruire le cause della morte della piccola Acelyn. Gli indizi che proverebbero la colpevolezza della 25enne sono diversi. Innanzitutto, il fatto che la donna, dopo che era stato ufficialmente dichiarato il decesso della figlia, si era recata a casa in fretta e furia prima dell’arrivo sulla scena dei poliziotti. Poi, le molteplici fratture riscontrate in seguito all’autopsia sul cadavere della neonata, lesioni che, appunto, i medici credono non possano essere state provocate da un bambino così piccolo come il fratellino.

I detective hanno inoltre riferito che sono stati effettuati sia sul bimbo che sulla madre alcuni test e che entrambi sono risultati positivi alla cocaina.

Halle Murry è stata arrestata domenica 28 aprile 2019 mentre era al lavoro ed è stata trasportata al carcere della contea di Tarrant, mentre il figlio è stato affidato ai servizi sociali. Qualora la donna venisse dichiarata colpevole di omicidio capitale, verrebbe condannata alla pena di morte.