Libia, raid Haftar distrugge drone turco: chiuso l'aeroporto a Tripoli

La Turchia annuncia l'appoggio del Governo di Accordo Nazionale. La reazione di Haftar è quella di distruggere ogni aereo o nave che si avvicina.

L’Esercito nazionale libico (Lna) domenica 30 giugno 2019 ha bombardato un drone turco nell’aeroporto di Mitiga a Tripoli.

L’attacco è avvenuto dopo l’annuncio del generale Haftar di colpire tutte le navi e gli aeroplani turchi che si sarebbero avvicinati ai territori libici.

L’attacco

Tensione sempre più alta in Libia e aumento dei disagi. Il traffico dell‘unico aeroporto operativo a Tripoli è stato infatti bloccato dopo un raid sferrato dall’Esercito nazionale libico (Lna), guidato dal generale Khalifa Haftar, leader di quella fazione che si oppone al governo di Tobruk con a capo Fayez al-Sarraj, sostenuto quest’ultimo a livello internazionale.

Lna ha infatti colpito e distrutto un drone militare turco che era in fase di decollo sulla pista dell’aeroporto di Mitiga. Su Facebook le forze di Haftar hanno sostenuto che il drone era stato consegnato da Ankara al governo di Tobruk, allo scopo di sferrare attacchi contro il Lna. A seguito del bombardamento, tutti i voli sono stati sospesi “fino a nuovo ordine”.

Guerra civile

L’esercito di Haftar tenta così di mantenere il controllo di Tripoli, impedendo di far esercitare il potere sulla città alle autorità del Governo di Accordo Nazionale, etichettato dal generale come “terrorista” ed invece sostenuto dalle Nazioni Unite.

Il Gna, al contrario, accusa l’Esercito nazionale libico di cercare di impadronirsi del potere con la forza e di spaccare ulteriormente la Libia, destabilizzata dalla morte di Gheddafi.

La guerra civile in atto negli ultimi tre mesi ha già causato più di 450 morti ed oltre 2mila feriti. La definitiva spaccatura tra Haftar e al-Sarraj è stata provocata dall’appoggio della Turchia al Governo di Accordo Nazionale.