Ocean Viking, Malta nega il carburante alla nave delle Ong

La Ocean Viking, nave delle Ong Sos Mediterranée e di Medici senza frontiere, è partita da Marsiglia ed è diretta verso le acque libiche.

Secondo quanto rivelato dalla portavoce della Sos Mediterranée, le autorità di Malta avrebbero negato i rifornimenti di acqua e carburante alla Ocean Viking, la nuova nave della Ong franco-italo-tedesca-svizzera e di Medici senza frontiere.

L’imbarcazione è partita dal porto francese di Marsiglia ed è diretta verso le acque libiche, dove effettuerà operazioni di ricerca e salvataggio di migranti in mare.

Ocean Viking, Malta nega i rifornimenti

La notizia è stata diffusa dai portavoce della Sos Mediterranée ai microfoni dell’agenzia tedesca Dpa. Al momento, non ci sono migranti a bordo della Ocean Viking (che può ospitare fino a duecento persone), ma le autorità di Malta hanno già fatto sapere che non accoglieranno eventuali naufraghi recuperati dalla nave in acque libiche.

Ma il no alle procedure di rifornimento di carburante segna un’ulteriore stretta nei rapporti tra La Valletta e le Ong che operano nel Mediterraneo.

Nicholas Romaniuk, il coordinatore dei soccorsi, ha fatto sapere che la Ocean Viking ha un’autonomia di circa dieci giorni, dodici al massimo, al termine dei quali sarà costretta a trovare un porto in cui rifornirsi. Nonostante il tempo a disposizione sia meno di quello previsto, i volontari a bordo della nave sottolineano che non intendono fermare la missione.

“Abbiamo ancora acqua e carburante e le persone sono in attesa di essere salvate. Quindi, continuiamo“, ha dichiarato Romaniuk.

Open Arms resta in mare

La Valletta si allinea all’Italia nella politica dei porti chiusi, all’indomani dell’approvazione del decreto sicurezza bis in Senato. Nel frattempo, la Open Arms si trova ancora in mare, con i suoi 121 migranti a bordo, in attesa di un porto sicuro. Da ormai sette giorni, la nave si trova nelle acque comprese tra Malta e Lampedusa.

L’equipaggio lancia l’allarme e, sottolineando che la situazione a bordo è sempre più critica, chiede che siano fatti sbarcare almeno i 32 minori.