> > Paura in un hotel di Roma: sei persone ricoverate per una fuga di monossido

Paura in un hotel di Roma: sei persone ricoverate per una fuga di monossido

hotel roma monossido

A Roma, un hotel evacuato per una fuga di monossido: intossicati sei ospiti e un soccorritore. La caldaia sotto sequestro, accertamenti in corso.

Succede tutto all’alba a Roma, poco dopo le 4:30. In un hotel della capitale, lungo via Aurelia, qualcosa non va. Alcuni ospiti si sentono strani. Confusi, stanchi, come se mancasse l’aria.

Paura e evacuazione in un hotel a Roma per una fuga di monossido

Chiamano la reception. E poi il 112. Da lì parte tutto.

Nel giro di pochi minuti sul posto arriva la squadra 4A dei vigili del fuoco, insieme a quella specializzata del CRRC – quella che si occupa di rilevamenti chimici. I rilevamenti confermano: c’è monossido di carbonio nell’aria. Silenzioso, invisibile.

Le stanze coinvolte sono 44 su 46. Praticamente l’intero albergo. I soccorritori decidono di evacuare immediatamente. Novantasei ospiti, svegliati di colpo, costretti a uscire nella notte romana. Fretta. Paura. Alcuni barcollano. Sono intossicati. In tutto sette persone vengono trasportate in ospedale: sei clienti e un operatore del 118. Nessuno in pericolo di vita, ma la situazione è seria.

Roma, ospiti salvati in tempo: al centro l’impianto dell’hotel e il monossido

Ora, a poche ore dall’accaduto, la situazione è sotto controllo. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza la struttura, e si sta procedendo con il sequestro della caldaia. Proprio lì, forse, si nasconde la causa del guasto. Ma al momento sono solo ipotesi. Gli accertamenti continuano.

È una fortuna che qualcuno si sia accorto in tempo. Perché il monossido non si sente. Non ha odore. Non ha colore. Eppure può uccidere. Al Raganelli Hotel è andata bene, come riporta anche romatoday.it. Malgrado tutto. Ma resta la paura, il disorientamento, e quella sensazione di essere scampati a qualcosa di grosso.

Gli ospiti, evacuati nel cuore della notte, ora attendono risposte. E anche un posto dove dormire, forse. L’episodio riapre una domanda che non ha mai davvero risposta: quanto sono sicure le strutture ricettive? A volte basta una caldaia. Un tubo difettoso. E ci si ritrova fuori, nel buio, a respirare di nuovo.