Il caso di Pamela Genini ha scosso Milano: la giovane donna è stata vittima di un grave episodio di violenza. Il suo ex compagno, Gianluca Soncin, è stato fermato e si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio davanti al gip. Nel frattempo, gli investigatori hanno proceduto a sequestri nella sua abitazione, approfondendo il quadro delle indagini.
Sequestro di armi e irruzione nell’appartamento di Gianluca Soncin
Le indagini sull’omicidio di Pamela Genini hanno portato al sequestro di circa quindici armi nella casa di Gianluca Soncin a Cervia. Tra queste figurano una decina di coltelli da tipo “cutter” e alcune pistole scacciacani. Nel decreto di sequestro comparirebbe anche un mazzo di chiavi, simile a quello dell’abitazione di Pamela a Milano, di cui Soncin si era procurato una copia all’insaputa della donna. Grazie a queste chiavi, l’uomo si è introdotto nell’appartamento al secondo piano e ha inflitto almeno 24 coltellate alla modella e imprenditrice.
La Procura di Milano ha già disposto l’autopsia, che sarà eseguita a breve per accertare l’esatto numero di colpi letali, mentre proseguono le verifiche su eventuali denunce pregresse della vittima, rimaste fino a oggi nascoste.
Femminicidio Pamela Genini: Soncin non risponde al gip
Gianluca Soncin, 52 anni, è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato e stalking, ma ha scelto la linea del silenzio davanti al gip Tommaso Perna durante l’interrogatorio di convalida a San Vittore. La sua legale d’ufficio, Simona Luceri, ha dichiarato che l’uomo non era “in condizioni lucidissime” e non ha ancora piena consapevolezza di quanto accaduto.
L’ex fidanzato della vittima ha ricostruito la spirale di violenze subite da Pamela, dalle minacce fisiche alle aggressioni con coltelli: “Questo è un mostro, lo dicevo a Pamela. Lui da tempo premeditava quello che ha fatto, minacciava di ammazzare lei, la madre, la famiglia, la sorella incinta”, ha dichiarato in diretta telefonica questa mattina a ‘Storie Italiane’ su Rai 1 con Eleonora Daniele.
La donna, pur cercando di proteggersi circondandosi di amici e programmando una fuga all’estero, non è riuscita a sfuggire alla brutalità dell’uomo.