Roma, 3 giu. (Adnkronos) – “Sono stato il primo a volere Fedez al nostro congresso. Il segretario Antonio Tajani l'ha trovata un'ottima idea, non dobbiamo aver paura di confrontarci con i nostri avversari”. Così Stefano Benigni, deputato e vice segretario nazionale di Forza Italia, in una intervista al Giornale.
“Fedez – ha proseguito – non è solo una persona che fa notizia.
La sua vita è stata segnata da una serie di situazioni che stiamo cercando di affrontare come governo, a partire dalla depressione e dall’attenzione alla salute mentale. E poi è un ragazzo cresciuto in una periferia come Rozzano che ce l'ha fatta. In passato ha parlato spesso di suicidi, tragedia che ha colpito anche la nostra comunità. Con lui siamo riusciti ad accendere un faro su tematiche importanti. Ho capito che qualcosa era cambiato in Fedez quando ho visto i suoi scontri con Marco Travaglio".
"Sappiamo bene che rubarci voti a vicenda nel centrodestra non porta a niente e che è fondamentale allargare il nostro perimetro. Fedez, idealizzato dalla sinistra, oggi riconosce che la sinistra su tante cose ha sbagliato. L'attacco al sindaco Sala dimostra che sono in molti quelli che sono rimasti delusi da quel mondo. Significa che in qualche modo abbiamo ragione noi”. E sulle dichiarazioni del neo segretario del movimento giovanile, Simone Leoni, su Vannacci, Benigni ha osservato: “Come dice Tajani, i giovani devono fare i giovani. Da loro possono arrivare genuinamente delle critiche purché siano rispettose. Leoni è un ragazzo educato e preparato che ha espresso giustamente le sue preoccupazioni. Guiderà il movimento giovanile con determinazione ed equilibrio”, ha concluso.