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Fiumicino hub globale? Conftrasporto: "Sull'aeroporto serve una strategia"

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L'aeroporto dell'Urbe ha già raggiunto i volumi di traffico previsti per il 2028 e ha un potenziale di crescita fino a 90 milioni di passeggeri al 2046. Russo: servono investimenti strategici in infrastrutture e intermodalità.

“L’aeroporto di Fiumicino è lo scalo su cui il Paese deve investire nell’interesse di tutti”. È un appello chiaro e deciso quello lanciato oggi da Pasquale Russo, Vicepresidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia e Presidente di Conftrasporto, nel corso dell’evento ‘Insieme per il futuro di Roma e Lazio’ organizzato dal think tank Riparte l’Italia.

Fiumicino l’aeroporto verso i 90 milioni di passeggeri

Secondo Russo, il Leonardo da Vinci ha già superato i volumi di traffico previsti per il 2028, toccando questi numeri già nel 2024. Un segnale chiaro: “Ci troviamo davanti a prospettive di raddoppio dei traffici nei prossimi anni, fino ad arrivare a 90 milioni di passeggeri al 2046”, ha dichiarato. L’Italia si gioca quindi una partita strategica per lo sviluppo del Paese, con ricadute positive su turismo, logistica e filiere produttive.

Il messaggio di Conftrasporto è diretto: Fiumicino può diventare un hub internazionale di riferimento nella macroarea mediterranea, superando gli altri scali in Spagna, Grecia e Turchia. Ma perché questo accada, servono scelte politiche e industriali coraggiose: “Ammodernare le strutture, investire in intermodalità aereo-terra e offrire servizi sempre più integrati sono i pilastri della strategia da adottare”, ha spiegato Russo.

Conftrasporto: puntare su ntermodalità e logistica integrata

Non solo aerei. Fiumicino deve diventare un nodo intelligente anche per le merci e per i passeggeri che si muovono via ferro e gomma. Collegamenti ferroviari veloci, aree logistiche efficienti, gestione digitale dei flussi: è questo il futuro del più importante scalo italiano. “Il successo del sistema aeroportuale – ha aggiunto Russo – dipenderà dalla capacità di muovere passeggeri e merci in modo rapido, sicuro e sostenibile.”

“Lo sviluppo di Fiumicino non è una questione romana, ma nazionale. Riguarda le comunità locali, regionali e tutto il sistema economico italiano”, ha concluso Russo. Un invito alle istituzioni a non perdere l’occasione di trasformare Fiumicino in un grande motore per la crescita e l’occupazione, capace di attrarre flussi turistici globali e diventare una piattaforma logistica centrale tra Europa, Africa e Medio Oriente.