> > Coronavirus: Conte, 'non valutare ora Mes, non ha senso dividerci'

Coronavirus: Conte, 'non valutare ora Mes, non ha senso dividerci'

default featured image 3 1200x900

Roma 15 apr. (Adnkronos) - "Sul Mes sta lievitando un dibattito che rischia di dividere l’intera Italia secondo opposte tifoserie e rigide contrapposizioni". Inizia così il post su Facebook con cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mette fine alle fibrillazioni in s...

Roma 15 apr. (Adnkronos) – "Sul Mes sta lievitando un dibattito che rischia di dividere l’intera Italia secondo opposte tifoserie e rigide contrapposizioni". Inizia così il post su Facebook con cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mette fine alle fibrillazioni in seno alla maggioranza sul Mes, col Pd e Iv da una parte e il M5S dall'atra, precisando che l'ultima parola spetterà alle Camere e che si batterà fino all'ultimo per escludere condizioni vessatorie.

"La mia posizione è stata molto chiara sin dall’inizio. Ad alcuni miei omologhi che, a fronte di questa emergenza, hanno pensato di affidare al Mes la risposta europea ho replicato: il Mes è un meccanismo inadeguato e anche insufficiente per reagire a questa sfida epocale – mette in chiaro il presidente del Consiglio -. Ha un regolamento pensato per shock asimmetrici e per reagire a tensioni finanziarie riguardanti singoli Paesi. Adesso, invece, siamo di fronte al più grave shock economico affrontato dal dopoguerra ad oggi, che compromette fortemente il tessuto socio-economico europeo. Occorre una risposta forte, unitaria, tempestiva".

"Insieme ad altri otto Paesi Membri – ricorda dunque Conte – abbiamo lanciato una sfida ambiziosa all’Europa invitandola a introdurre nuovi strumenti per affrontare e superare al più presto questa crisi. In ogni caso alcuni di questi Paesi, che hanno condiviso questa nostra impostazione, sono dichiaratamente interessati anche al Mes, purché non abbia le rigide condizionalità applicate in altre circostanze, ma solo la condizione che l’utilizzo del finanziamento sia per far fronte alle spese sanitarie dirette e indirette".