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Cossiga: Stefano Andreotti, 'con mio padre un rapporto schietto e cordiale' (2)

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(Adnkronos) - Quanto ai rapporti tra il sette volte presidente del Consiglio e l'ex Capo dello Stato, il figlio di Andreotti non nasconde che tra i due "ci furono contasti. Penso ad esempio alla vicenda del decreto legge per lasciare in carcere i boss mafiosi imputati nel maxi processo, ch...

(Adnkronos) – Quanto ai rapporti tra il sette volte presidente del Consiglio e l'ex Capo dello Stato, il figlio di Andreotti non nasconde che tra i due "ci furono contasti. Penso ad esempio alla vicenda del decreto legge per lasciare in carcere i boss mafiosi imputati nel maxi processo, che suscitava più di una perplessità per il rispetto dei diritti di libertà e che Cossiga disse di firmare con gli occhi chiusi". Poi la vicenda Gladio, "un'organizzazione le cui ragioni di esistere secondo mio padre erano venute meno una volta caduto il Muro di Berlino".

"Tutto questo però -tiene a rimarcare Stefano Andreotti -sempre nell'ambito di un rapporto schietto, di collaborazione, contrassegnato anche da momenti drammatici come il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro e della sua scorta, basato su reciproca stima e direi anche su affetto".

"Del resto fu Cossiga nel 1991 a nominare mio padre senatore a vita e, ripeto, Cossiga fu uno dei pochi politici che mio padre incontrava fuori dagli impegni ufficiali, in privato e con i suoi familiari. Segno di un rapporto di amicizia che andava oltre la politica".