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Porta Pia, Goi, 'Non dimenticare tappa fondamentale affermazione libero pensiero'

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Roma, 20 set. - (Adnkronos) - "Sono passati 150 anni da quel fatidico XX Settembre 1870, quando le cannonate dell’esercito di Cadorna aprirono la Breccia di Porta Pia segnando la fine del potere temporale dei Papi e sancendo di fatto l’Unita’ dell’Italia dopo le lotte ri...

Roma, 20 set. – (Adnkronos) – "Sono passati 150 anni da quel fatidico XX Settembre 1870, quando le cannonate dell’esercito di Cadorna aprirono la Breccia di Porta Pia segnando la fine del potere temporale dei Papi e sancendo di fatto l’Unita’ dell’Italia dopo le lotte risorgimentali. Questa data noi liberi muratori del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani non l’abbiamo nei secoli mai dimenticata. Essa ha costituito e costituisce ancora oggi un’inderogabile e fulgido momento da ricordare e celebrare attivamente per l’alto significato di quella che fu una tappa fondamentale per l’affermazione del libero pensiero". Così scrive su Facebook il Grande Oriente D'Italia.

"Da Porta Pia quel giorno non entrarono soltanto i bersaglieri, ma penetrò anche un potente e radioso fascio di Luce che oscurò per sempre le tenebre di un governo medievale e anacronistico e che proietto’ sulla Città la splendente Alba di una nuova Libertà non solo per il popolo romano. – prosegue il Goi – Una Luce che liberò, anche la Chiesa indirizzandola nella sua missione spirituale, definitivamente le coscienze oppresse dando vita a necessarie e democratiche istituzioni e alla conquista della sovranità popolare con l’affermazione di diritti universali per gli uomini".

"Non a caso quella giornata che ci apprestiamo a celebrare con i nostri labari e le nostre insegne un tempo fu proclamata solennità civile dello Stato e abolita soltanto nel 1930 dal Fascismo che la sostituì con la firma dei Patti Lateranensi. Ma noi massoni non l’abbiamo mai abrogata e abbandonata lasciandone vivo il significato nel più profondo del nostro cuore. E’ per questo che oggi più che mai auspichiamo da parte delle autorità statali – conclude il Goi – il ripristino dell’originaria festività come culla della Tolleranza e dell’Unità nelle Diversità di tutti i culti, di tutte le visioni, per proclamare in tempi difficili e divisivi il grande e incommensurabile bene della Libertà".