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Flotilla, le attiviste fanno ricorso a Strasburgo contro il Governo Meloni: cosa chiedono?

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Le attiviste chiedono che Roma contesti a Israele "la violazione dei diritti fondamentali”

Tre attiviste della Flotilla “ancora incarcerate” hanno presentato un ricorso contro il Governo Meloni alla Corte di Strasburgo. Ma qual è il motivo e cosa chiedono?

Strasburgo, il ricorso delle attiviste della Flotilla contro il Governo Meloni: “Violazione dei diritti fondamentali”

La nuova Flotilla di attivisti è stata intercettata e fermata dalla Marina israeliana nella notte tra il 7 e l’8 ottobre scorso.

Tre attiviste si trovano in carcere e, tramite il loro legale, hanno presentato un ricorso urgente contro il governo Meloni alla Corte europea per i diritti umani. Lo riferisce il loro avvocato, Fabio Maria Galiani, in una nota.

Cosa chiedono le attiviste 

“Roma contesti a Israele la violazione dei diritti fondamentali”. Questa la motivazione del ricorso. A firmare l’esposto sono un’italiana e due statunitensi “ancora detenute illegalmente in Israele” che facevano parte della ‘Thousand Madleens to Gaza’, la seconda spedizione internazionale partita con 11 imbarcazioni dai porti italiani di Catania e Otranto subito dopo il blocco della ‘Global Sumud Flotilla’.

Nel ricorso si chiede alla Corte di Strasburgo di dare “indicazione al governo italiano di adoperarsi urgentissimamente con ogni mezzo legale e pacifico, ma determinato ed effettivo, per la protezione della vita e dell’incolumità personale, fisica e psichica delle ricorrenti, anche in virtù dei rapporti intercorrenti tra il governo italiano e quello israeliano, reciprocamente definiti di amicizia e di alleanza”.

Perché l’hanno sottoscritto due cittadine Usa

A sottoscrivere il ricorso a Strasburgo sono state anche le due cittadine americane ma come mai? Quest’ultime si trovavano a bordo della nave battente bandiera italiana in acque internazionali.

Le richieste e accuse all’Italia 

Le tre attiviste chiedono che l’Italia intraprenda “ogni azione, anche giurisdizionale, presso gli organismi internazionali per la condanna dello Stato di Israele per violazione dei diritti fondamentali delle ricorrenti e degli altri cittadini italiani nonché dei cittadini stranieri sottoposti alla giurisdizione italiana”.

L’iniziativa del ricorso è stata realizzata anche con l’aiuto dell’avvocato Maurizio de Stefano e di Guglielmo Mazzà, Coordinatore per l’Italia del movimento ‘Thousand Madleens to Gaza’.