Focolaio di variante Delta a Cremona e Piacenza, l’allarme dell’Ausl: “In 300 sfuggono al tampone”

Focolaio di variante Delta a Cremona e Piacenza, l’allarme dell’Ausl: “In 300 sfuggono al tampone”. Lo ha spiegato il dirigente Marco Delledonne

L’allarme dell’Ausl sul focolaio di variante Delta scoperto e tracciato a Cremona e Piacenza è inquietante: “In 300 sfuggono al tampone”.

Che significa? Partiamo dall’origine: nei giorni scorsi una indagine della Ausl di Piacenza aveva sequenziato, rintracciato e isolato 24 casi non gravi ma conclamati di variante Delta, vale a dire della mutazione del Coronavirus scoperta in India e diventata dominante in molti paesi, in primis la Gran Bretagna. Secondo quel tracciamento i casi provenivano tutti “dal polo logistico piacentino”. Ed erano casi che vedevano coinvolte due aziende, con i contagi distribuiti fra 10 dipendenti e 14 fra amici, conoscenti o parenti stretti.

Focolaio a Cremona e Piacenza, in 300 “sfuggono”: cosa sta succedendo

In buona sostanza il pericolo aggiuntivo stava nel pendolarismo con mezzi pubblici che dal Cremonese conduceva queste persone nel Piacentino per esigenze lavorative. Per questo motivo la Ausl aveva lanciato appelli a sottoporsi a tampone per i passeggeri della linea di bus Piacenza-Cremona. Ma la stessa azienda oggi ha un problema serissimo. Lo ha spiegato a Mattino5 il responsabile del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Piacenza Marco Delledonne: per effettuare il contact tracing su quel focolaio “abbiamo contattato circa 800 persone, ma di queste quasi 300 devono ancora presentarsi”.

Focolaio a Cremona e Piacenza, le parole del dirigente: “In 300 sfuggono al tampone”

E ancora. “Adesso stiamo attivando anche le forze dell’ordine locali per rintracciarli perché non si fanno trovare”. Insomma, in giro ci sono 300 potenziali positivi (a fare un discorso di media spiccia non meno di 50/70) che non intenderebbero farsi esaminare per verificare la loro positività o che pur intendendo farlo stanno temporeggiando un po’ troppo.

E attenzione, il gruppone non è refrattario ad una sana ed opportuna abitudine, ma in questo caso ad una norma precisa, visto che sono potenziali contatti diretti di persone positive. Lo ha ribadito il direttore generale della Ausl in questione, Luca Baldino: “Il tampone sarebbe obbligatorio ma la gente sfugge”.

Focolaio a Cremona e Piacenza ed effetto vacanze: “In 300 sfuggono”

Ma perché queste persone sfuggono al tampone? Perché nella nuova e pericolosa logica estiva in cui la percepita minor pericolosità del virus fa il paio con la mistica delle vacanze, spesso già prenotate la soluzione più facile e se voluta criminale è quella di sottrarsi al tampone.

Intanto giunge la notizia che di quel cluster il solo fra i 25 contagiati del focolaio che aveva avuto bisogno di cure in ospedale è stato dimesso ieri.