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Garante della Privacy sotto accusa per presunti conflitti d’interesse, la replica al TG1: "Nessuno si dimette"

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Garante della Privacy al centro delle polemiche, Stanzione respinge le accuse al TG1 e difende l’autonomia dell’Authority.

Il Garante della Privacy è al centro di un acceso dibattito politico e mediatico a seguito delle accuse mosse dal programma Report nei confronti dei membri dell’Autorità, in particolare per presunti conflitti d’interesse e contiguità con la politica. Le polemiche ruotano attorno alla multa inflitta alla trasmissione e agli incontri tra membri del collegio e esponenti di aziende o partiti, con richieste di dimissioni e di azzeramento del collegio che hanno acceso lo scontro tra governo, opposizione e media.

Polemiche e pressioni politiche sul Garante della Privacy

La vicenda nasce dalle critiche del programma Report, che ha messo sotto accusa i componenti dell’Autorità per presunti legami con la politica e conflitti di interesse, in particolare riguardo a un membro del collegio, Agostino Ghiglia.

Pd, M5S e AVS hanno chiesto l’azzeramento del collegio, giudicando la situazione «indegna», mentre la premier Giorgia Meloni ha difeso il Garante, ricordando che la sua elezione risale al governo Conte II e che il collegio rappresenta diverse forze politiche.

Garante della Privacy sotto accusa, replica immediata al TG1: “Nessuno si dimette”

Il presidente del Garante della Privacy, Pasquale Stanzione, ha chiarito in un’intervista al Tg1 che il collegio non intende dimettersi, respingendo con decisione le accuse mosse dal programma Report e da alcuni esponenti politici.

Le accuse sono totalmente infondate: non c’è stata mai una decisione assunta per ragioni diverse dall’applicazione rigorosa della legge in piena indipendenza di giudizio“, ha affermato Stanzione, sottolineando come la narrazione di un Garante subalterno al governo sia “una mistificazione che mira a delegittimare l’azione dell’Autorità, specie quando le decisioni sono sgradite o scomode“.

Il presidente ha inoltre evidenziato che l’Authority, nel suo operato, assume provvedimenti talvolta contrari e talvolta favorevoli al governo, confermando così la propria autonomia e il principio di indipendenza istituzionale.

Gli esponenti del M5S in Commissione di Vigilanza Rai criticano l’intervista al TG1

Gli esponenti del M5S in Commissione di Vigilanza Rai hanno duramente criticato l’intervista al Presidente del Garante, Stanzione, andata in onda al TG1.

L’hanno definita un “comizio senza vere domande”, accusando il telegiornale di aver offerto una difesa d’ufficio e di aver omesso qualsiasi riferimento ai presunti legami tra il componente Ghiglia e le sorelle Meloni.

Il M5S ha annunciato la presentazione di un’interrogazione in Commissione di Vigilanza Rai, sostenendo che il TG1 non debba essere usato per l’autodifesa senza un giornalismo critico.