L’avvocato Liborio Cataliotti segna un netto cambio di passo nella difesa di Andrea Sempio, l’amico di Chiara Poggi indagato per l’omicidio di Garlasco. Contattato da Storie Italiane, Cataliotti ha chiarito la propria posizione, dissociandosi dal predecessore Massimo Lovati.
Delitto di Garlasco: prove e perizie al centro del nuovo capitolo giudiziario
dell’opinione pubblica si concentra ora sul DNA rinvenuto sotto le unghie della vittima, elemento chiave del nuovo incidente probatorio. Toccherà alla perita Denise Albani stabilire la validità del materiale genetico e la possibilità di confrontarlo con il profilo di Sempio, con una decisione attesa entro due mesi, in vista dell’udienza conclusiva del 18 dicembre.
Parallelamente, i periti Domenico Marchigiani e Giovanni Di Censo stanno esaminando le impronte digitali e palmari rinvenute su sacchetti della spazzatura e fogli di acetato.
La Procura ha inoltre acquisito la maxi-relazione dei Ris di Cagliari, oltre 300 pagine consegnate il 16 settembre, che include una mappatura tridimensionale della scena del delitto realizzata con laser scanner e droni. Secondo fonti non ufficiali, il documento non indicherebbe la presenza di una seconda persona sulla scena, ma ridefinirebbe la dinamica dell’omicidio, con particolare attenzione alle tracce della suola a pallini. Un ruolo determinante è affidato all’antropologa e medico legale Cristina Cattaneo, incaricata di valutare complessivamente i reperti.
Liborio Cataliotti si dissocia da Massimo Lovati: “Non faremo contraddittori mediatici”
La difesa di Andrea Sempio, oggi indagato per l’omicidio avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, ha subito un importante cambio di rotta. Il nuovo legale, l’avvocato Liborio Cataliotti, ha preso contatti con la stampa per chiarire la sua posizione, segnando una netta dissociazione dal predecessore Massimo Lovati, revocato dallo stesso Sempio alcuni giorni fa.
Cataliotti ha spiegato che la strategia difensiva si concentrerà esclusivamente sugli atti giudiziari, senza partecipare a dibattiti televisivi. Come ha dichiarato:
“È importante distinguere la sfera mediatica da quella processuale. Noi difendiamo Andrea Sempio, non ci occuperemo di Alberto Stasi. E soprattutto eviterò passerelle televisive se non giustificate“.
Il nuovo approccio prevede quindi una linea più sobria e riservata, volta a evitare contraddittori pubblici e a mettere al centro gli elementi oggettivi del procedimento. Cataliotti ha inoltre riconosciuto il lavoro del collega Lovati, sottolineando che il suo operato nelle aule processuali è stato “prezioso e deontologicamente ineccepibile“. L’avvocato ha chiarito che la sua priorità resta la difesa di Sempio e la dimostrazione della sua innocenza.