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Gaza, l'agenzia Wafa: "Spari sui civili, 6 morti"

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L'agenzia palestinese ha dichiarato che sono morte 6 persone dopo che l'esercito israeliano ha sparato sulla folla in attesa degli aiuti umanitari

Almeno sei persone sono rimaste uccise e oltre 80 ferite nell’attacco delle forze armate israeliane a Gaza City.

Spari sulla folla a Gaza: almeno 6 morti

L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha reso noto che l’IDF ha aperto aperto il fuoco su una folla di persone radunate alla rotonda Kuwait, a sud della città, in attesa dell’arrivo degli aiuti umanitari. I feriti sono stai trasportati all’ospedale Al-Shifa. Contemporaneamente, almeno un uomo è stato ucciso e diversi altri feriti in un attacco aereo israeliano che ha colpito una casa nel campo profughi di Jabalia, a nord della Striscia, mentre a Rafah due palestinesi sono rimasti vittime un attacco di un drone israeliano contro un veicolo civile nel villaggio di Khirbat Al-Adas.

L’Abruzzo respinge l’estradizione di Anan Yaeesh

La Corte d’Appello dell’Aquila ha respinto la richiesta di estradizione avanzata da Tel Aviv, per Anan Yaeesh. Il palestinese avrebbe dovuto affrontare “atti che costituiscono una violazione dei diritti umani” se l’istanza fosse stata accolta. I giudici hanno dichiarato che qualora fosse rientrato in patria, il prigioniero avrebbe rischiato “trattamenti crudeli, inumani o degradanti“. Il 37enne era stato arrestato lunedì, con lui altri due sospettati Ali Saji Rabhi Irar e Mansour Doghmosh. Secondo il gip i tre collaboravano con il Gruppo di risposta rapida Brigate Tulkarem, facente parte delle Brigate dei martiri di Al-Aqsa, considerato un’organizzazione terroristica.

20 persone arrestate in Cisgiordania

Le forze israeliane hanno arrestato 20 palestinesi nella Cisgiordania occupata, a renderlo noto la Società dei prigionieri palestinesi. Il comunicato spiega che gli arresti più massicci si sono concentrati nei territori di Hebron e Gerico, mentre altri hanno avuto luogo in quelli di Qalqilya, Betlemme e Gerusalemme. Gli arresti inoltre sono stati eseguiti con abusi diffusi, tra cui gravi percosse, minacce ai detenuti e alle loro famiglie e distruzione delle loro case.