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Gaza: il dramma dei 200.000 sfollati tra attacchi aerei e crisi umanitaria

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Gli attacchi aerei intensificati hanno costretto oltre 200.000 palestinesi a fuggire da Gaza City, creando una crisi umanitaria senza precedenti.

Negli ultimi giorni, la situazione a Gaza è diventata insostenibile. Secondo le stime dell’esercito israeliano, oltre 200.000 palestinesi sono stati costretti a fuggire da Gaza City a causa dell’escalation dei bombardamenti e delle operazioni militari. La crisi umanitaria si aggrava, mentre centinaia di migliaia di civili si trovano in condizioni disperate.

La situazione sul campo

Le operazioni militari di Israele hanno raggiunto nuovi picchi, con attacchi aerei concentrati su edifici alti e aree densamente popolate. Amnesty International e altre organizzazioni per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per le “conseguenze catastrofiche e irreversibili” per i civili palestinesi. La scorsa settimana, Israele ha rilasciato ordini di evacuazione per circa un milione di persone, intensificando la pressione su una popolazione già in difficoltà.

Secondo i rapporti, le famiglie sono costrette a spostarsi verso sud, dove le condizioni sono altrettanto precarie, con migliaia di persone ammassate in accampamenti di fortuna. Molti rifiutano di partire, stanchi e privi di risorse. Fawzi Muftah, un residente locale, ha dichiarato: “Non esiste una zona sicura nella Striscia di Gaza. Il pericolo è ovunque.”

Le testimonianze delle vittime

Le storie di chi è costretto a fuggire sono strazianti. Amal Sobh, che si è rifugiata con 30 membri della sua famiglia, tra cui 13 orfani, ha raccontato le difficoltà affrontate dopo che il loro veicolo si è rotto. “Non abbiamo coperte adeguate o un posto dove dormire, e l’inverno si avvicina. Cosa faremo per i nostri bambini?” ha lamentato, mentre il marito è stato arrestato durante i bombardamenti.

Il Ministero della Salute di Gaza ha segnalato che 126 palestinesi, tra cui 26 bambini, sono morti a causa di condizioni legate alla malnutrizione da quando è stata dichiarata la carestia a Gaza City il 22 agosto. Nel complesso, 404 persone, inclusi 141 bambini, hanno perso la vita a causa della malnutrizione dall’inizio del conflitto.

Il bilancio della guerra

Dal 1° ottobre 2023, il conflitto ha causato la morte di almeno 64.656 persone e ferito 163.503, con migliaia di altri presumibilmente intrappolati sotto le macerie. La situazione continua a deteriorarsi, mentre gli sforzi umanitari sono ostacolati dalle violenze in corso e dall’instabilità generale della regione.

In questo contesto drammatico, le notizie di oggi evidenziano un quadro di sofferenza e disperazione. Le voci dei palestinesi sfollati, unite alle denunce delle organizzazioni internazionali, pongono un interrogativo urgente: fino a quando continuerà questa tragedia?